UNA DONNA CHE SALVO’ UN POPOLO… ESTER
Dissilusi ed amareggiati, spesso si viene dai giovani e dai novelli convertiti, si sperava guardando le apparenze di umilta’ e sottomissione, ma soprattutto perche’ non li si guardava nel profondo, discernendo lo spirito ribelle che in loro albergava, che vedeva in noi solo dei religiosi, ma il Signore ci avverte dal continuo, “semplici come colombe e prudenti come il serpente”, e’ vero che la generazione del mondo e’ piu’ avveduta di quella dei figli di Dio, ma Dio ci dona il suo discernimento, non sia solo lettera. Abbiamo un armatura e una spada, lasciamo che lo spirito santo ci guidi.
Vi e’ un tempo, fra la rivelazione e l’adempimento di essa, il tempo di Dio, non siate frettolosi ma aspettate, e avrete riposo in quel tempo che non e’ ozio.
L’umilta’ e la sottomissione vera nelle persone, sono rare. Medita di Davide che fu unto re, eppure torno alle pecore per un tempo, combatte Golia eppure non si arrogo diritti, anzi aspetto il bene placido degli anziani, anche dopo la morte di Saulle, nel suo agire fu forse deluso? Ancora sempre Davide, dopo la morte di suo figlio Absalom, aspetto l’invito delle tribu’ per tornare a Gerusalemme.
Medita ancora la figura di Eliseo, che non si tenne il mantello di Elia, ma lo rimise sulle spalle di Elia, e rimase fedele servitore e amico di Elia. Quando questo fu rapito, raccolse quel mantello e al Giordano invoco’ l’Iddio di Elia. Ancora Samuele, che da giovane fu esempio di sottomissione, con umilta’ e devozione.
Ma ora guardiamo ad una bella giovane, bella di anima e di corpo, che divenne regina per salvare il suo popolo…Ester
Nel libro che prende il suo nome, mai esplicitamente e’ menzionato il Signore, che pero’ vediamo presente in tutto il racconto. Ester era un orfana accolta in casa ed allevata da un cugino Mardocheo.
Fu scelta fra quelle che sarebbero state presentate al re, ma mantenne sempre un contegno di umilta’ e ubbidienza, come le era stato insegnato mentre era allevata con lui.
“Ester non dichiaro’ il suo parentado, ne il suo popolo, secondo che Mardocheo le aveva divietato, ed ella faceva quello che Mardocheo diceva, come quando era allevata presso di lui.” (Ester 2:20)
Piu’ tardi, le fu chiesto un passo ardito che poteva costargli la vita, ebbe paura e’ fuor di dubbio, ma si sottomise al rimprovero di Mardocheo con umilta’ ed ubbidienza.
Quale figlio se non ben disciplinato fin da bambino, alla gloria di Dio, mostra da adulto umilta’ ed ubbidienza. Imparate dal Signore, per avere una corretta condotta coi figli, amate i vostri figli? Iddio li ama di piu’, non dimenticatelo, per il vostro e il loro bene.
“O santa giovinetta, quanto hanno da imparare da te tutti, i giovani, gli anziani, e anche e forse piu’ noi vecchi!”(Ester 4:12-16)
Il contegno di lei, dopo essere stata esaudita, e’ ammirevole, non si gonfio, ma chiese:
“Allora la regina Ester rispose e disse: se io ho trovato appo te, o re, e se cosi piace al re, siami donata la mia vita alla mia richiesta, e il mio popolo alla mia domanda.” (Ester 7:3)
Profetiche le sue parole, rivelatrici di alcuna presunzione, che confessano come tutti noi dovremmo confessare, non ha da bastarci ricevere grazia, ma dobbiamo implorare “Vita”, e solo cosi’ arriviamo al grande Ministerio di intercessione per gli altri, solo dopo che la nostra coppa trabocchi.
Rammenda le parole fra le lacrime di Paolo a Timoteo, adesso e non prima giungiamo al ritratto massimo, all’umiliazione di Gesu’, un umiliazione ed un ubbidienza costante, sino alla fine. Chinato il capo…rende’ lo spirito.
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