LA CHIESA
Il Nuovo Testamento ha come argomento centrale il seguente: Gesù Cristo è morto e risorto per il perdono dei peccati dell’umanità; coloro che comprendono la Sua missione, e ad essa vogliono aderire con fede, si convertono al Signore diventando Cristiani, e si uniscono per formare la Chiesa di Cristo.
La parola “Chiesa” deriva dall’originale greco ekklesìa, e significa semplicemente “assemblea, gruppo, riunione …”. La Chiesa di Cristo è dunque l’insieme di persone che, avendo determinato di vivere la propria vita come discepoli di Gesù, e confidando nella Sua promessa di vita eterna, si aiutano a vicenda, come in una famiglia, per giungere assieme alla meta.
La dimensione della Chiesa è una dimensione locale, “a misura d’uomo”; in ogni località, tutti coloro che vogliono mettere in pratica gli insegnamenti di Gesù si organizzano proprio come una famiglia deve fare. Ciò non toglie, ovviamente, che possa parlarsi di “Chiesa” in senso universale, come l’insieme dei Cristiani di ogni tempo e luogo, ma questo non autorizza – sempre secondo la Parola del Signore – a costituire organizzazioni mondiali, che nulla hanno a che fare con la purezza della Chiesa ideata da Gesù.
“Setta” per gli uomini, “chiesa” per Dio
E’ fin troppo facile capire che una Chiesa così, come la vuole il Signore, ben difficilmente diverrà una “religione di Stato”! D’altronde, non dimentichiamoci che le prime comunità di Cristiani venivano definite spesso una “setta” dagli appartenenti alle “religioni stabilite” del tempo: (Atti degli Apostoli 24:5-14 e 28:22). Non così la pensavano però gli Apostoli, secondo i quali ciò che il mondo definiva “setta” era, invece: “Il corpo di Cristo” (Lettera ai Colossesi 1:24), ossia la manifestazione umana, per mezzo dei Suoi discepoli, dell’amore e della Verità di Cristo, perché Dio vive in chi Lo conosce, Lo ama e Gli ubbidisce grazie alla Parola di Cristo. E la sua funzione nel mondo consisteva in: “…manife-stare la multiforme sapienza di Dio, secondo il disegno eterno attuato in Cristo Gesù nostro Signore…” (Lettera Efesini 3:10).
Che differenza, dunque, fra l’idea della gente comune e quella, all’oppo-sto, di chi tale “setta” aveva fondato con sangue, sudo-re, amore e verità (i Cristiani come “Colonna e sostegno della Verità”)! Sia contro Gesù che contro i primi Cristiani si cercarono spesso, a più riprese, motivi di accusa per screditare la loro realtà.
La “maggioranza”, le “sette”, la “verità”…
Non vogliamo con questo affermare che non facendo parte delle grandi organizzazioni religiose mondiali si sta per forza nella Verità, sia chiaro. Anzi, pensiamo che esistono moltissimi gruppi religiosi o pseudo-religiosi che effettivamente hanno ben poco a che fare con la Chiesa del Signore. Ma, d’altro canto, bisogna anche finirla di voler far pensare alla gente che la Verità stia per forza con la maggioranza; non dimentichiamoci che fu proprio la maggioranza della gente a far mettere Cristo in croce!
La Verità, insomma, non si misura coi numeri, o con la propria tradizione passata, o col potere di cui si dispone, ma unicamente con l’aderenza o meno alla Parola di Dio. Gesù aveva l’abitudine di ricordare agli uomini che ai tempi di Noè, quando Dio incitava l’umanità a mettersi in salvo, solo otto esseri umani vollero ascoltare il suggerimento divino (entrare nell’arca), mentre tutti gli altri si accorsero troppo tardi di avere torto. Lo stesso Gesù, promet-tendo che tornerà a porre fine alla storia del mondo e a giudicare l’umanità, rivolse la terribile domanda: “Ma quando tornerò, troverò ancora la fede sulla terra?” (Vangelo di Luca 18:8).
Gesù ci ha insegnato ad amare anche i nemici, perciò cerchiamo di vivere da semplici Cristiani, predicando il Vangelo alla gente per la salvezza dell’anima.
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