Sri Lanka: chiese distrutte
Attacchi alle chiese da parte di folle aizzate da monaci buddisti irrompono in questo inizio d’anno nello Sri Lanka, paese rientrato nella WWList 2017.
Il 9 gennaio scorso una chiesa appena costruita è stata incendiata e distrutta da una folla inferocita guidata da un monaco buddista. Sin dall’avvio della costruzione del locale di culto (conclusasi il 5 gennaio), i responsabili e i membri della comunità hanno ricevuto svariate minacce dai buddisti della zona. Dopo aver presentato denuncia alle autorità locali, il pastore e la sua famiglia hanno ricevuto intimidazioni ancor più pesanti, con tanto di minaccia di morte se avesse portato avanti l’idea di costruire il locale. Oggi la chiesa è distrutta, come si vede nella foto, e la comunità appare provata.
Impressionante poi quanto accaduto in un’altra zona del paese. 12 buddisti locali, armati di bastoni, spranghe di ferro e coltelli, hanno fatto irruzione in un’altra chiesa durante un culto, costringendo 15 famiglie e altri 20 credenti presenti a uscire dal locale, per poi sfogare la loro violenza contro l’edificio, rimasto distrutto dopo l’attacco. Tuttavia questo non ha fermato questa chiesa locale, che continua a incontrarsi e a lodare il Signore sotto gli alberi vicini al locale distrutto. Il messaggio che vogliono dare è chiaro: “Potete distruggere un locale, ma non potete distruggere la Chiesa”.
Lo Sri Lanka è rientrato nella WWList di Porte Aperte quest’anno (lista dei primi 50 paesi dove più si perseguitano i cristiani) e ricopre la 45° posizione. E’ uno degli esempi più lampanti del pericolo crescente in Asia del nazionalismo religioso di stampo buddista.
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