ANALISI DELLA NOSTRA SOCIETA’-DIO CI AIUTI

Inizio con lo spezzare una lancia in favore del debole costretto a bleffare. Una società attuale dove la debolezza e’ considerata negativamente come qualcosa da cui fuggire e ripudiare e non come una caratteristica caratteriale di alcuni individui; dove certamente bisogna lavorarci quando condiziona la vita e limita le potenzialità emotive, creative ed esistenziali del soggetto. Se poi, oggi assistiamo a programmi televisivi di scarsa qualità culturale ed umana, dove ci impongono che il forte( si fa per dire) vince sempre sul debole e quest’ ultimo non ha nessuna possibilita’ di relazionarsi perche’ e’ un perdente a priori. Allora secondo me il me il debole per esempio nel rapporto di coppia intraprende la strada e la tecnica del finto forte, quindi con un ” Bleff” cerca di esercitare sull’ altro, una determinazione caratteriale patologica dove finisce per rimanere prigioniero per il successo momentaneo che gli procura tale comportamento. L’ altro purtroppo subisce. Perche’ essendo in realtà lui il forte nel modo “sano” e il piu’ intelligente e costretto a subire perche’ l’ amore vero e’ capace anche di questo quando vuole costruire. Dove non c’ e’ spazio per colui che e’ considerato debole, dove nessuno crede che anche un debole puo’ essere collocato nella sfera dei pregi. Succede che il debole si sente uno sfortunato a vita senza possibilità’ di cambiare, dove si puo’ e si deve fare; quindi si finisce nella “patologia”, si rifiuta spesso la strada della psicoterapia che invece sarebbe necessaria ed urgente. Finisce un rapporto il debole a livello incoscio se l’ aspettava ed era gia’ immagazzinato nel data base mentale degli eventi catastrofici. L’ unica soluzione che ormai conosce e la distruzione dell’ altro sentimentale ed a volte anche fisica.

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