Lo Stradivari mai suonato detto il “Messia”!
“… e guai a me, se non evangelizzo!” (1Corinzi 9:16)
Il personaggio più stravagante che sia mai esistito nella storia del violino è stato Luigi Tarisio. Un personaggio quasi dimenticato in Italia, ma molto noto all’estero.
Luigi Teruggi (questo era il suo vero nome) nacque a Fontaneto d’Agogna (Novara), in frazione Croce, il 21 giugno 1796 da una povera famiglia di contadini. Era analfabeta e tale rimase per tutta la vita. Fu messo a fare l’apprendista presso un falegname e, da autodidatta, imparò a suonare il violino.
Girava per le cascine del milanese a riparare sedie e tavoli, la sera strimpellava in qualche osteria per un poco di cibo caldo e non perdeva mai l’occasione di cercare e comperare vecchi violini, che poi riparava e ricostruiva nel suo misero alloggio in via Legnano presso porta Tenaglia.
Col tempo aveva acquistato una spiccata capacità nel riconoscere i capolavori dei grandi liutai cremonesi. È documentato che era in grado di individuare al primo sguardo il maestro costruttore di un violino e addirittura di stabilirne l’anno di fabbricazione.
Dopo quindici anni di questa vita era arrivato a possedere la più pregiata e numerosa raccolta di strumenti ad arco italiani che fosse mai esistita.
Tarisio aveva ormai quasi 60 anni quando, una sera del 1854, rientrato nella sua misera casa morì.
Dopo alcuni giorni le guardie sfondarono la porta e trovarono Tarisio che giaceva morto su un divano con due violini stretti al petto.
In quella misera casa, oltre a una grossa cifra in denaro e oro, nella sua mansarda trovarono riuniti 246 preziosi violini! I più importanti strumenti ad arco mai prodotti.
Ma il pezzo forte della sua collezione, realizzato da un maestro artigiano, era nascosto in una vecchia cassa arrugginita e si trattava del più famoso violino di tutti i tempi, lo Stradivari detto il “Messia”.
Per vent’anni Tarisio si era vantato di possedere uno straordinario Stradivari, così meraviglioso che, diceva, “si può ammirare solo in ginocchio. Non è mai stato suonato ed è nuovo come se fosse uscito oggi dalle mani del maestro”.
Da qui, infatti, prese appunto il suo nome: lo Stradivari mai suonato!
Oggi è custodito al Museo Ashmolean di Oxford; dove rimarrà per sempre, senza che nessuno lo possa suonare.
Pensate che questo privilegio è stato addirittura negato anche al famoso violinista Salvatore Accardo che ne fece esplicita richiesta alla direzione del Museo.
Il valore del violino denominato “Messia” è certamente superiore ai 30 milioni di euro, valore puramente teorico poiché non sarà mai messo in vendita.
Che dire! Tarisio amava molto gli strumenti, ma il suo amore per loro ha impedito al mondo di godere la bella musica che avrebbero potuto produrre questi preziosi violini.
Morale della storia:
Per caso, anche io e te stiamo nascondendo lo strumento che può produrre la bella musica della grazia di Dio disponibile solo in Cristo Gesù?
Che nessuno di noi sia trovato responsabile di aver nascosto nella “mansarda” della nostra vita il Vero “MESSIA” ed aver così privato le persone che ci circondano di non aver mai potuto udire il dolce suono della Buona Notizia mediante l’Unico ed Inimitabile Stradivari per eccellenza: Cristo Gesù il Signore!
Pace
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