Figlio dammi il tuo cuore…
Nel medio Evo il padrone di una grande tenuta in Inghilterra giaceva morente nel suo letto. Chiamato a sé un servitore che conosceva come devoto credente, gli disse: “Jim, sto morendo. Non sono certo di andare in cielo. Sai dirmi che cosa debbo fare?”. Il saggio vecchio servitore, conoscendo bene l’orgoglio del suo padrone, gli rispose: “Sir, se volete essere salvato, andate nel porcile, inginocchiatevi nel fango, e dite: Dio abbi pietà di me peccatore”.
“Non potrei mai farlo” – replicò il padrone – “Che cosa direbbero i vicini e la servitù poi?”.
Passò una settimana. Quindi egli richiamò il servitore. “Jim, che cosa avevi detto che dovevo fare per essere salvato?” gli chiese ancora. Il vecchio servitore replicò: “Andate nel porcile, Sir”.
No!, no e poi no!, questo mai – cosa direbbe il paese?
Passò un’altra settimana e il padrone era tormentato dalle pene eterne, e richiamò il servitore.
“Jim devo proprio andare nel porcile per essere salvato?” Sì, rispose il servitore!
“Ci ho riflettuto, Jim” rispose il padrone. “Sono pronto ad andarci”. Aiutatemi a scendere dal letto.
“Non avete veramente bisogno d’andarvi, padrone” – disse allora il servitore – “Basta che siate disposto a farlo”.
Cosa credi che Dio voglia da te se non il tuo cuore disposto verso di Lui?, – aperto alla Sua Parola, alla Sua volontà?
In Proverbi 23:26 il Signore dice:
“Figlio mio, dammi il tuo cuore, e gli occhi tuoi prendano piacere nelle mie vie”.
Dio ci benedica!
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