GESÙ CRISTO È IL VIVENTE

Ma egli pose la sua mano destra su di me, dicendo: Non temere, io sono il primo e l’ultimo, e il vivente. Ero morto, ma ecco sono vivo per i secoli dei secoli, e tengo le chiavi della morte e dell’Ades.

Un verso scritto da Giovanni che rapito dallo Spirito ebbe in visione il Signore Gesù.
La parola di Dio è una parola che insegna, riprende, ammaestra e guida i credenti influenzando le loro scelte, le loro azioni e i loro comportamenti per essere sempre al centro della volontà di Dio.
La Bibbia va letta e meditata sotto l’unzione dello Spirito Santo per mezzo del quale abbiamo la grazia di comprendere ciò che il Signore vuole dirci e di mettere in pratica questa benedetta e divina Parola. Lo Spirito di Cristo ci rende uditori e facitori della Parola di Dio l’unica che giudica i nostri sentimenti e i pensieri del nostro cuore; e attraverso la Parola che veniamo trasformati ad immagine e somiglianza del carattere di Cristo che deve formarsi in noi giorno dopo giorno in ubbidienza alla volontà di Dio Padre nella guida dello Spirito Santo.
“Ma egli pose la sua mano su di me”: la mano di Dio è su coloro che temono il Signore; in Salmi 139:5 sta scritto “Tu mi circondi, mi stai di fronte e alle spalle, e poni la tua mano su di me” Il Signore Gesù Cristo è la nostra avanguardia e retroguardia e ci circonda della sua grazia, una grazia di cui non possiamo fare a meno, una grazia immeritata ricevuta per il dono ineffabile di un sacrificio perfetto di riscatto dei nostri peccati operato da Cristo: “Ecco l’agnello di Dio che toglie il peccato del mondo”.
Quante volte il Signore pone la mano sulle nostre vite e ci tira fuori da situazioni complicate e difficili, quante volte il Signore ci pone la mano per guidarci, ma noi non ce ne rendiamo conto perché distratti dagli affanni quotidiani. Signore rendici attenti all’ascolto della tua parola, rendici sensibili al tocco della tua mano per fare la tua volontà.
“Non temere io sono il primo e l’ultimo, e il vivente” Il Signore non si stancherà mai di sussurrare al nostro cuore “Non temere” e ci incoraggia quando il nostro stesso cuore è scoraggiato, afflitto e sentiamo addosso il peso della nostra fragilità umana; il “non temere di Gesù” ci invita a mettere nelle Sue mani la nostra causa, i nostri problemi, le nostre paure e dire come il salmista In Dio ho fiducia e non temerò; che potrà farmi l’ uomo? (Salmi 56:11) perché non è in un uomo che abbiamo posto la nostra fiducia, ma nell’Iddio vivente che non dorme ne sonnecchia: Alzo gli occhi ai monti da dove mi verrà l’aiuto, il mio aiuto viene dal Signore che ha fatto il cielo e la terra( rif. Salmi 121:1).
Dice il Signore “Io sono il primo e l’ultimo”; Gesù è la parola di Dio per mezzo della quale tutte le cose sono state create e che sono sostenute dalla Parola stessa. Ogni cosa è sotto il controllo di Dio anche le tempeste, le turbolenze, le circostanze più avverse: il nostro Dio è lo stesso Dio che ha liberato Daniele dalla fossa dei leoni.
“Ero morto,ma ecco sono vivo per i secoli dei secoli e tengo le chiavi della morte e dell’Ades” Gesù è morto sulla croce perché si è fatto uomo, carne simile a carne di peccato, affinché crocifiggesse il peccato del mondo come sacrifico espiatorio versando il suo sangue per il perdono dei peccati di tutti coloro che credono nella sua opera di redenzione.
È morto sulla croce risuscitando il terzo giorno per lo Spirito di Dio affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia la vita eterna.
Gesù è venuto come l’agnello sacrificale, e questo il tempo accettevole della grazia, il tempo di ravvedersi dai peccati, ma verrà il giorno del giudizio dove Gesù sarà giudice dei vivi e e dei morti allora non ci sarà più tempo di ravvedersi, di invocare il nome del Signore e Dio stesso vi dirà io non vi ho mai conosciuto e lo stagno di fuoco sarà la vostra dimora dove vivranno separati eternamente da Dio nelle tenebre.
Accettate Gesù Cristo l’unica via di salvezza.

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