TESTIMONIANZE DAL CARCERE (copiamo e Publichiamo la testimonianza di Andrea con il suo permesso)

Pace a tutti, desidero contribuire per l’edificazione della fratellanza con uno stralcio della mia testimonianza. Il mio nome è Andrea Carpisi. Ho 50 anni e sono originario di Napoli sono nato in una famiglia apparentemente normale. O perlomeno a me questo appariva, dal momento che vedevo che mio padre si partiva spesso per lunghi periodi, “per impegno”, mi dicevano a casa. Con il passare di mesi e poi anni, mi accorsi che la mia famiglia aveva solo le apparenze di una buona e onesta famiglia ma in concreto non lo era. Le lunghe assenze di mio padre erano dovute al fatto che spesso lo arrestavano. Quando compii 12 anni, per caso mi accorsi che mio padre era un camorrista molto rispettato nel suo ambiente, era un boss. Il rispetto e la considerazione che teneva mio padre nel carcere e dai suoi amici che frequentavano sporadicamente la nostra famiglia, mi invogliarono a desiderare di diventare come lui, un “uomo di rispetto”. Dopo qualche anno, per forza maggiore la mia famiglia scapacità nei quartieri spagnoli , un quartiere di Napoli. In quelle zone conobbi mia moglie e subito ci sposammo. dopo la nascita del mio primo figlio, la mia “professione” di criminale cominciò a prendere il volo: le mie capacità si svilupparono vertiginosamente nel campo dello spaccio di droghe. Ero a capo di un traffico internazionale di droga, e con questo “incarico” viaggiai per mezzo mondo, particolarmente il Sudamerica dove trattai con i più crudeli e violenti criminali esperti nello spaccio internazionale della droga. Dopo anni di forte espansione, fui arrestato a Genova, con oltre tre chili di cocaina addosso. Fui condannato a otto anni di carcere, ma invece che farmi rinunciare dai miei atti delittuosi, l’habitat del carcere mi assistette a rafforzare i miei incontri internazionali, una volta uscito, sarei stato più forte e potente di prima, disposto a ricambiare e vendicarmi di tutti quelli che mi avevano abbandonato negli anni del carcere. Le autorità giudiziarie del carcere se ne accorsero, tanto che mi spostavano spesso regione e città di detenzione, tutte prigioni di massima sicurezza, per evitare che le mie reti di calcolatore criminale crescesse. Eppure dentro di me ero tormentato: mi mancavano soprattutto mia moglie e i miei tre figli lontani, e qualcosa mi diceva che ciò che facevo era profondamente sbagliato. Cominciai a soffrire di depressione ed ero sopraffatto dall’odio verso le persone. Proprio in questo periodo il Signore iniziò a muoversi utilizzando mia moglie. Anche lei soffriva tremendamente, e doveva gestire una famiglia con un marito in carcere e molti membri della famiglia che l’avevano abbandonata. Eppure aveva la forza di cercare il bene. Diceva: *“Se esiste tutto questo male deve esistere anche il bene”.* Mia moglie, venne a sapere che un boss camorrista nostro parente detenuto nel carcere di S.Maria C.V., era improvvisamente diventato cristiano. Sbalordita andò a trovarlo. Lo trovò a casa, seduto sul divano con una Bibbia in mano: era sereno e della precedente vita mafiosa non c’era più traccia. Lei era incredula e lui le disse: “cugina, Dio è grande, conosce ogni cosa”. Questo mio parente insieme con la moglie, incontrarono il pastore Turco. Questo servitore del Signore che ha evangelizzato mio cugino in carcere, organizzò una riunione di preghiera a casa di mio cugino, in quella riunione di preghiera, mia moglie racconta che scese lo Spirito Santo e investì tutti i presenti. Dopo qualche mese, dietro consiglio del pastore Turco mia moglie incominciò a frequentare una comunità Evangelica nella citta di Napoli. Qui mia moglie si fortificò nello spirito e il Signore la battezzò nello Spirito Santo. Mia moglie racconta che quando entrò in quella chiesa e vide un’armonia tra i presenti disse: *”non credevo che esistesse un’ambiente del genere”*. Alcune sorelle della chiesa, le pagarono il biglietto per venire a fare visita nel carcere di Opera, dove ero tornato dopo esser stato ricoverato per due mesi in un ospedale psichiatrico criminale. Mia moglie mi comunicò all’istante di Cristo: “Andrea, Gesù ha trasformato la mia vita, Cristo è la soluzione dei nostri problemi”. Ero indebolito, ma replicai di no: “Non sono l’uomo per queste cose, Cristo e l’iddio dei deboli gli dissi, ho troppo da fare quando esco e voglio vendicarmi”. Però tornai in cella sconvolto. Dopo qualche giorno di forti crisi depressive, afferrai le sbarre della cella e urlai: “Gesù, se tu esisti fatti conoscere!”. Feci richiesta per incontrare un pastore, ricordo venne un pastore di colore il pastore Abayomi Kavira a cui chiesi di pregare per me. Non appena pronunciò le parole “Nel nome di Gesù” io ebbi una manifestazione demoniaca: gridai a Cristo col Cuore dissi :”Signore Salvami”. Finita la preghiera, mi sentii libero: avevo una gioia incontenibile del cuore e ritornai in cella proclamando a gran voce “Gesù è il Signore! Gesù è la vita!”. Gli altri detenuti credevano che fosse un’altra manifestazione della mia follia. Appena mi misi in contatto con mia moglie, gli dissi quello che il Signore aveva fatto per me, gioimmo insieme. Ora sono nel carcere di Sulmona, il mese scorso sono stato per tre settimane nel carcere di S.Maria C.V. per un processo, speravo di incontrare il Pastore Turco e il Signore mi ha dato la gioia di conoscerlo. Ho partecipato ad un culto che tengono nella sala teatro e mi sono reso conto che in questo carcere c’è un popolo di detenuti che loda il Signore. Ho detto al pastore Turco di pregare per me affinché dovunque vado in questi anni, possa testimoniare di Cristo. Il pastore mi ha detto di non vedere più il carcere come una condanna ma di vederlo ora come una missione di cui Dio mi ha temporaneamente affidato. Pregate per noi carcerati. Vi confesso che se 20 anni fa avessi avuto la maturità di oggi, molti errori di cui mi pento, non li avrei commessi. Ma come ha detto il pastore, *”Dio e sovrano e sa convertire il male in bene, perciò stai di buon cuore Andre, “Vale più la fine di una cosa, che il suo principio;”* Ec 7:8

Carcere di S.Maria C.V.
Rep Tam
Andrea Carpisi

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