FONTANA INARIDITA (Giovanni 4:14; 7:37; Ger. 17:7,8)
Paolo, Giacomo e Federico avevano inforcato le loro “Mountain-bikes” (biciclette da montagna) fin dal mattino per una lunga escursione nel Giura. Sotto il sole cocente di quella fine luglio, erano tutti assetati e le loro borracce ormai vuote.
Ma ecco un villaggio! Troveranno certamente una fontana pubblica a cui dissetarsi e rifare provvista di acqua fresca. Ahimé, la prima fontana che essi incontrano é disseccata, l’acqua della seconda non é potabile. Ma un abitante ha osservato dal suo giardino la delusione dei nostri amici. Dà loro dell’acqua fresca e qualche indicazione sull’itinerario da seguire.
Questo episodio ci fa pensare a un’altra sete molto più intensa di quella di quei giovani ciclisti, come pure all’assenza di fontane per estinguerla. Quante persone provano un profondo bisogno di certezze, di consolazioni, d’incoraggiamento, d’amore, di speranza e di pace!
Quali risposte possono trovare alle fontane di questo mondo in questa fine secolo? I leaders dei partiti, i filosofi, i guru, o le stars cinematografiche, sono completamente incapaci di rispondere a queste attese!
Vi é una sola risposta a questi bisogni, una sola sorgente, una sola acqua che possa veramente dissetare. lì Signore Gesù la propone a quella donna ch’Egli incontra vicino a un pozzo:
«Chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete»
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