La differenza tra Sansone e Samuele (2)
“PRENDIMI QUELLA PERCHÉ MI PIACE.” Giudici 14:3
Seconda differenza: le relazioni. “Suo padre e sua madre gli dissero: “Non c’è tra le figlie dei tuoi fratelli… devi andare a prenderti una moglie tra i Filistei incirconcisi?” Sansone rispose a suo padre: “Prendimi quella perché mi piace.” Quanto alle relazioni, Sansone era guidato dagli istinti più bassi invece che dai princìpi della Parola di Dio. E pagò caro per questo. Tre volte leggiamo nella Scrittura: “Sansone scese” (v.1). Scese a Timnath e sposò la donna sbagliata. Scese a Gaza e passò la notte con una prostituta. Scese a Sorek, finì tra le braccia di Dalila e perse la sua forza, la sua libertà, la sua reputazione, la sua unzione e la sua vita. Samuele, d’altra parte, fu chiamato a purificare il ministerio. Il sommo sacerdote Eli aveva due figli chiamati Ofni e Fineas che aveva ordinato come sacerdoti, ma essi accettavano denaro per coprire il peccato e, senza alcun pudore, si univano alle prostitute. C’è una lezione qui per ogni figlio di Dio riscattato: “Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi” (2 Corinti 6:14). Dio è stato ingiusto o indifferente? No, Egli è stato protettivo. Quando tu sei sotto “il giogo” di una relazione con qualcuno che non condivide la tua fede, i tuoi valori, i tuoi obiettivi, le tue priorità, finisci in un tiro alla fune in cui ognuno tira in una direzione diversa. Quando arriveranno le difficoltà, e sicuramente arriveranno, avrai bisogno di qualcuno al tuo fianco che si rivolga alla stessa sorgente a cui ti rivolgi tu per la soluzione: Dio.
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