1Pietro 5:5

 

Similmente voi, giovani, siate sottomessi agli anziani.
Sì, sottomettetevi tutti gli uni agli altri e rivestitevi di umiltà, perché Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili.

La prima sottomissione si impara in famiglia. Regole, dentro e fuori casa, regole per i lavori domestici, regole per l’igiene personale, regole per il buon comportamento. Questa è la nostra prima sottomissione. Poi a scuola con gli insegnanti. Orari da rispettare, compiti da elaborare, essere sempre ordinati e puliti…altra sottomissione. Posto di lavoro: orari da rispettare, aspetto e pulizia da curare, diligenza nello svolgere bene il proprio compito. Altra sottomissione.
Ora dovremmo essere pronti alla sottomissione in chiesa che, molto spesso, viene vista in modo traumatico. La Parola di Dio dice esplicitamente che si deve obbedienza anche all’autorità spirituale che si prende cura di noi, “Ubbidite ai vostri conduttori (leader) e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano sulle anime vostre, come chi ha da renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando, perché ciò non vi sarebbe di alcun vantaggio. Ebrei 13:17
Luminoso esempio di ubbidienza riportato nella Bibbia, è quello di Maria che, scelta per dare alla luce il Messia, all’annuncio dell’angelo rispose: “Ecco la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parol”. E l’angelo si allontanò da lei. Luca 1:38
Il cuore di Maria era mansueto, sottomesso e pronto all’obbedienza, e lo manifestò anche alle nozze di Cana quando, essendo stata informata che il vino era finito, disse ai servi: “Fate tutto quello che egli vi dirà” (Giovanni 2:5), trasmettendo loro l’attitudine di cuore di obbedire a Gesù e infondendo in essi la fiducia che Egli avrebbe risolto il problema.

Ed ora vediamo come distinguere la vera sottomissione da quella falsa.
La sottomissione è un’attitudine di cuore che nasce dalla fiducia che si ripone nelle autorità che Dio ci ha dato e che non si possono scegliere, come non si scelgono i genitori naturali, ma che bisogna rispettare e amare. 
Chi è davvero sottomesso cerca l’interesse della persona da cui dipende, ne riconosce l’autorità, ne valorizza le idee, lo asseconda volentieri, ne accetta la correzione, è disponibile nei suoi confronti e cerca il suo consiglio.
Chi finge di essere sottomesso si riconosce perché cerca il proprio interesse, manifesta risentimento e disistima verso le autorità, impone loro la propria opinione, resiste alla correzione, sfugge alle direttive, cerca di essere assecondato nelle proprie posizioni e spesso lascia la chiesa.
Perché Gesù fu innalzato e ricevette un nome al di sopra di ogni altro nome?
Filippesi 2:6 il quale, essendo in forma di Dio, non considerò qualcosa a cui aggrapparsi tenacemente l’essere uguale a Dio, ma svuotò se stesso, prendendo la forma di servo, divenendo simile agli uomini; e, trovato nell’esteriore simile ad un uomo, abbassò se stesso, divenendo ubbidiente fino alla morte e alla morte di croce. Perciò anche Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato un nome che è al di sopra di ogni nome.
Perché si svuotò della Sua divinità, si umiliò, si fece servo di tutti e divenne obbediente fino alla morte in croce! Dio abbassa sempre chi si innalza e innalza chi si abbassa, quindi è bene per noi, per non incorrere nella distruzione che incombe sui ribelli e mangiare le cose migliori del paese, piegarci con tutto il cuore alla sottomissione e all’ubbidienza anche se può costarci sacrificio, e rispettare, onorare ed amare le autorità da Lui costituite se vogliamo veder funzionare la nostra. Lo Spirito Santo ci guidi e ci aiuti a diventare più umili…. 

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