“Isacco scavò di nuovo i pozzi d’acqua, che erano stati scavati al tempo di suo padre Abraamo (…)

 

“Isacco scavò di nuovo i pozzi d’acqua, che erano stati scavati al tempo di suo padre Abraamo (…) e scavò un altro pozzo, per il quale quelli non litigarono. Ed egli lo chiamò Recobot, perché disse: «Ora il SIGNORE ci ha dato spazio libero e noi prospereremo nel paese». Quelli risposero: «Noi abbiamo chiaramente visto che il SIGNORE è con te.»”

A volte si vengono a creare situazioni davvero strane. Isacco dovette costruire diversi pozzi prima di trovare pace con coloro che gli stavano intorno.Se siamo uomini e donne di pace, bisogna riconoscere che un figlio di Dio non è libero di fare e dire quello che vuole. Lo stare insieme con gli altri richiede comprensione e buona volontà! La pace può costare qualche rinuncia o qualche cambiamento da parte nostra in caso di divergenze. Spesso, le situazioni o le circostanze non ci aiutano ad avere relazioni pacate con gli altri, specialmente se ci si trova di fronte qualcuno che insiste sui propri modi di fare o di vedere. Un credente “maturo” rispetta tutti ed accetta anche coloro che si presentano o pensano in modo differente da lui. L’apostolo Paolo esortava chiaramente i credenti in Efeso: “sforzandovi di conservare l’unità dello Spirito con il vincolo della pace. Vi è un corpo solo e un solo Spirito, come pure siete stati chiamati a una sola speranza, quella della vostra vocazione” (Efesini 4:3-4). Un vincolo è un nodo, un legame, una catena, uno stare insieme. I filguoli di Dio non possono fare quello che vogliono, non possono agire senza avere alcun riguardo per gli altri membri del Corpo di Cristo. Anzi, Dio esorta i Suoi:“Nessuno cerchi il proprio vantaggio, ma ciascuno cerchi l’altrui” (I Corinzi 10:24);“cercando ciascuno non il proprio interesse, ma anche quello degli altri”
(Filippesi 2:4).
Il credente che dice tutto quello che vuole, va dove vuole, si comporta come vuole, senza considerare la preziosità della propria chiamata e vivendo come se gli altri membri del Corpo di Cristo non esistessero, non avrà mai pace, perché disturba l’unità del Corpo che “non si compone di un membro solo, ma di molte membra” (I Corinzi 12:14). Qualche volta la pace ci chiede di dire no a noi stessi nell’interesse degli altri. Nel Suo famoso sermone sul Monte Gesù disse: “beati quelli che si adoperano per la pace, perché essi saran chiamati figliuoli di Dio”. Quando sorgono dei conflitti nella comunità è di vitale importanza il ruolo di coloro che si adoperano per trovare una soluzione ragionevole, capace di riportare la pace e l’amicizia tra i credenti. In Atti 9:31 e’scritto che “…la chiesa aveva pace…”. La pace unisce e crea legami potenti fra i credenti, vincoli che sono indistruttibili finchè regna la pace. La Grazia e la Pace sono basilari per la Chiesa. La Pace è l’evidenza che questa Grazia è una realtà nella vita del credente. Non c’è vera Pace senza la Grazia: dove c’è la Grazia di Dio c’è la Pace di Dio!

Dio ci aiuti ad essere sempre portatori di Pace!

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