Serie “I concerti cristiani” (4): Questione di stile musicale?

 

Alcuni cristiani si schierano decisamente contro certi concerti cristiani facendo leva sullo stile musicale non adatto alle lodi di Dio. In questo modo si crea l’idea che vi siano stili musicali adatti o leciti per la chiesa e stili musicali meno adatti, non utili. Di conseguenza si potrebbero accettare concerti cristiani soltanto se questi rispecchino un determinato stile musicale.

Discussioni su stili e generi musicali si possono considerare perdite di tempo da evitarsi. Se si volesse approfondire questo tema si potrebbe solo tentare di sottolineare l’aspetto della sobrietà dello stile musicale da adottare nella comunità cristiana, in quanto la sobrietà è caratteristica cristiana fondamentale.

Ci si concentri per un momento sulla funzione di un inno. Un genere musicale studiato per rappresentare popoli. Si tratta di componimenti musicali dalla spiccata poetica i cui tempi e ritmi semplici, accompagnati a note musicali facilmente intonabili dalla maggior parte delle persone, permettono il canto unanime senza la necessità di particolari conoscenze o abilità musicali. Il testo è d’ispirazione per tutto il popolo e tratteggia il loro carattere, la loro storia, ciò che li rappresenta. Chiunque canta il proprio inno o ne sente intonare le note, si sente rappresentato come parte di quella nazione. In un inno sono completamente assenti assoli di strumenti musicali ed è enfatizzato il messaggio di unità che identifica la storia ed il popolo stesso. Allo stesso modo si può definire il salmo, ossia un canto con testi significativi, dalla spiccata forma poetica ma anch’esso di facile approccio per chiunque. Il Signore, parlando alla Sua chiesa dei canti nell’assemblea ha usato proprio questa terminologia: inni, salmi e canzoni spirituali. Come si potrebbe quindi pensare di introdurre nella chiesa la musica leggera o di intrattenimento?

Parlando di stili musicali adatti alla chiesa del Signore, potrebbe esser utile considerare anche il contesto in cui nasce lo stile musicale che si vuole adottare, proprio per il messaggio che questo trascinerà con sé. È da tenere bene in mente il contesto dei nati di nuovo, uomini e donne che hanno generalmente vissuto ed abbandonato una vita immersa nel peccato, una vita spesa a seguire le proprie concupiscenze con un determinato stile di vita che fu anche accompagnato da certi generi musicali. proprio guardando alle caratteristiche personali e morali che dovrebbe ricercare un cristiano, è ovvio che dovrebbero evitarsi tutti quegli stili musicali che nascono in contesti di ribellione. Bisognerebbe evitare di stimolare, ricordare o suggerire mediante la musica sentimenti come la rabbia, la violenza, la tristezza, la gioia sfrenata, etc. Presentare nella la Chiesa del Signore questo genere di musicalità, susciterebbe ovviamente emozioni o ricordi che non sarebbero certamente utili per il percorso di santificazione che ogni cristiano dovrebbe vivere. Allo stesso modo, protagonismi di chitarre elettriche e ritmi di rullante incalzanti non dovrebbero entrare come protagonisti nei culti cristiani proprio perché estetismi musicali che stimolano l’emotività e non aggiungono lode a Dio di per sé.

da teologiapentecostale

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