Pietro gli disse: Signore sono pronto ad andare con te in prigione e alla morte..( Luca 22/33)…e dopo aver pregato si alzò, andò dai discepoli e li trovò addormentati dalla tristezza( verso 45)… lo Spirito è pronto ma la carne è debole…

Pietro amava molto Gesù, tanto da desiderare di condividere con lui i suoi momenti peggiori e quello che gli aspettava di li a poco… Pietro era sincero quando disse che voleva accompagnarlo nel suo calvario, ma più tardi invece di sostenerlo in preghiera si addormentò per la tristezza e lo scoraggiamento … noi non siamo diversi da Pietro… amiamo il Signore, siamo pronti a combattere per Lui e per la Sua verità, ma qualcosa intorno a noi blocca sempre l opera che Dio vuole portare avanti… questo è perché siamo ancora troppo umani e deboli , stanchi di combattere le battaglie giornaliere e privi di ” carburante” celeste… cosa diede poi in un secondo tempo la forza a Pietro di reagire alla tristezza allo scoraggiamento e alla paura? Se leggiamo atti degli apostoli, il 2 capitolo, scopriremo il ” carburante” di Pietro… lo Spirito Santo di Dio, fu la forza che distrusse in lui ogni paura e tristezza… egli non fu più un seguace ma un apostolo attivo per l opera di Dio!!! Non si preoccupò più di ciò che era intorno a lui ma prese forza da ciò che era entrato in lui…. questo serve alla nostra vita!!! Un unzione ed una presenza sempre più forte e radicata dello Spirito Santo… allora avremo più determinazione, più franchezza, più zelo, più amore per la Sua opera e non considereremo più ciò che è intorno a noi come delle montagne da scalare, ma come delle pianure già conquistate… preghiamo per ricevere ogni giorno, quella misura scossa pigiata e traboccante di carburante celeste per portare avanti il lavoro descritto in atti degli apostoli… atti degli apostoli continua… e noi siamo i principali protagonisti di questo libro che Dio sta finendo di scrivere…
all Eterno che continua il Suo lavoro di redenzione e salvezza per il mondo, sia la Gloria sempre

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