1.0 INTRODUZIONE
Spesso e mal volentieri leggo in giro di persone (credenti perlopiù) che pensano di poter usare il “sangue di Gesù” come se fosse un talismano; una formula magica da pronunciare nel momento del bisogno. Pochi in verità sanno il significato del “sangue di Gesù”, molti infatti relegano questa frase a qualcosa di misterioso che agisce contro “i demoni”, ‘i pericoli” e perfino nei confronti delle “maledizioni finanziarie ed economiche”. Tutti siamo fuori strada, se non comprendiamo esattamente qual è lo scopo del “sangue di Gesù” nell’ottica di Dio. Vediamo insieme cosa ci insegna la bibbia sul “sangue di Gesù” e la sua funzione per Dio.
2.0 LA GIUSTIFICAZIONE
Il sangue di Gesù è la nostra giustificazione: “Molto piú dunque, essendo ora giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui” (Romani 5:9). Il primo aspetto importante relativo alla potenza del sangue di Gesù è la salvezza dall’ira di Dio per i peccati commessi. Gesù ci giustifica dinnanzi al Padre; il suo sangue (quello di Gesù) versato ci “rende giusti” dinnanzi al Signore, questo vuol dire che i debiti d’ira sono stati “pagati” e quindi con la giustificazione non c’è più condanna.
3.0 LA SANTIFICAZIONE
Se siamo santificati è solo grazie a Gesù: “Perciò anche Gesú, per santificare il popolo con il proprio sangue, ha sofferto fuori della porta.” (Ebrei 13:12). Pensiamo davvero di essere santi per le nostre opere? Per il nostro servizio? Per il nostro atteggiamento verso il Signore? E’ grazie al sangue di Gesù se possiamo accedere alla santificazione gradita a Dio. Quando ci separiamo dal mondo perché abbiamo accettato Gesù Cristo come Signore e Salvatore, riconosciamo che la potenza del suo sangue ci rende santi; senza la santificazione non abbiamo possibilità di vedere Dio: “Procacciate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà il Signore” (Ebrei 12:14). Gesù ha sofferto per santificarci e per tale ragione dobbiamo procacciare la santificazione.
4.0 LA REDENZIONE
Gesù è venuto a compiere un servizio, non per essere Egli servito; la bibbia ci insegna che Gesù venuto “per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti ” (Matteo 28:28). Questo atto d’amore si chiama redenzione. Gesù ci libera dal peccato, dall’oppressione del male e della iniquità. Gesù offre se stesso affinché il costo del peccato venga, una volta per tutte, saldato; il prezzo da pagare è il suo sangue: “in cui abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia” (Efesini 1:7). La redenzione, quindi, non è automatica, ma risponde sempre ad un prezzo pagato anticipatamente da Gesù.
5.0 IL PERDONO
Si può essere redenti e giustificati senza prima essere stati perdonati? NO! Viene prima il perdono ed è Gesù stesso ad affermare che noi siamo perdonati per mezzo del suo sangue: “perché questo è il mio sangue, il sangue del nuovo patto che è sparso per molti per il perdono dei peccati.” (Matteo 26:28). Con il suo sangue Gesù annuncia agli uomini che i loro peccati sono perdonati. Con il perdono, Dio dimentica quello che abbiamo fatto in Adamo, e ci offre la possibilità di una nuova vita in Cristo Gesù. Una volta perdonati, Dio non ci chiede più conto dei vecchi peccati e dell’iniquità che è subentrata con la disubbidienza di Adamo. Ecco perché il sangue di Gesù è un nuovo patto, poiché sostituisce, per sempre (in modo perfetto), il sacrificio che bisognava fare mediante il sangue degli animali sacrificati (e imperfetti).
6.0 L’ACQUISTO
Gesù ha pagato la chiesa a caro prezzo: “Badate dunque a voi stessi e a tutto il gregge in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata col proprio sangue”(Atti 20:28). La bibbia ci fa un invito all’ubbidienza, tanto ai credenti tanto ai conduttori. Lo Spirito Santo costituisce gli anziani ed i conduttori, poiché è l’unica autorità a farlo, non gli uomini. Gesù è il capo della chiesa, acquistata per Dio. Tutti i credenti quindi sono “proprietà” esclusiva di Gesù, poiché ognuno è proprietario di ciò che ha personalmente acquistato. Tanto più Gesù è il Signore della nostra vita poiché il suo sangue è il prezzo dell’acquisto.
7.0 IL RIAVVICINAMENTO
Gesù con il suo sangue ci riavvicina a Dio: “Ma ora, in Cristo Gesú, voi che un tempo eravate lontani, siete stati avvicinati per mezzo del sangue di Cristo.” (Efesini 2:13). Più ci avviciniamo al Signore, più noi stessi siamo santificati. Ricordate Mosé, quando scese dal monte? Il suo volto era raggiante. Egli si era avvicinato al Signore. Tanto più siamo vicini al Signore, tanto più rifletteremo la sua luce. Il sangue di Gesù ci offre la possibilità di avvicinarci a Dio senza esserne né bruciati, né ustionati!
8.0 LA RICONCILIAZIONE
La riconciliazione è il processo di riappacificazione di due o più persone che hanno smesso di avere relazioni tra di loro a causa di un litigio o di una rottura insanabile perché uno di loro ha fatto un gravissimo torto all’altro. Il sangue di Gesù, ha fatto proprio questo ha riconciliato l’uomo (colpevole della rottura a motivo della volontaria disubbidienza) con Dio (a cui il torto della disubbidienza volontaria è stato fatto). Gesù, con il suo sangue, ci ha fatto fare la pace con Dio, le relazioni turbate ed interrotte, adesso diventano di nuovo piacevoli e stabili: “e, avendo fatta la pace per mezzo del sangue della sua croce, di riconciliare a sè, per mezzo di lui, tutte le cose, tanto quelle che sono sulla terra come quelle che sono nei cieli.” (Colossesi 1:20). Gesù è il mediatore di questa pace! L’unico mediatore con il suo sacrificio.
9.0 LA PURIFICAZIONE
Mediante il suo sangue, Gesù, ci purifica dal peccato; questo significa che ogni volta che confessiamo al Signore i nostri peccati e siamo pentiti per averli commessi, siamo purificati. Non c’è nessun peccato che possa resistere alla purificazione del sangue di Cristo, per chi lo ha accettato come Signore e cammina nell’ubbidienza della sua Parola. La bibbia ci dice infatti: “ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesú Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.” (1 Giovanni 1:7). Vogliamo essere purificati del continuo? Camminiamo nella luce, ossia nella verità scritturale; manteniamo la comunione con i fratelli e saremo del continuo purificati dal sangue di Cristo. Con la purificazione, Gesù, ci ha liberati dalla colpa. Non dobbiamo permettere né al diavolo, né alla nostra coscienza di accusarci, poiché è cosi scritto: “quanto piú il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno offerse se stesso puro di ogni colpa a Dio, purificherà la vostra coscienza dalle opere morte per servire il Dio vivente!” (Ebrei 9:14). Con la purificazione Gesù ci offre la possibilità di servire Dio.
10.0 LA VITTORIA
Il diavolo, Satana, ha tanta paura del sangue di Gesù; sappiamo che è mediante il “sangue di Gesù” che noi possiamo vincere le forze del male, poiché Satana ha già subito la sconfitta ed il sangue di Cristo gli lo ricorda del continuo: “Ma essi (i credenti) l’hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello e per mezzo della parola della loro testimonianza; e non hanno amato la loro vita, tanto da esporla alla morte.” (Apocalisse 12:11). Satana non ha paura di quante volte va in chiesa a cantare o a scaldare la sedia; Satana ha paura della tua testimonianza cristiana, della tua ubbidienza a Dio e della tua fede in Cristo, poiché in essa il diavolo si ricorda del sangue di Gesù sulla croce che lo ha vinto una volta e per sempre!
11.0 CONCLUSIONI
Non usiamo la parola “sangue di Gesù” come una formula da ripetere, poiché essa a Satana non fa alcuna paura; Satana trema quando il credente conosce il significato vero “del sangue di Gesù”. Quanto Satana viene messo al corrente che tu sai che il sangue di Gesù: “ti giustifica, ti purifica, ti santifica, ti redime, ti acquista, ti dà la vittoria, ti riconcilia e ti avvicina a Dio” allora lui scappa; il diavolo sa che contro di te non ha più alcuna arma, se non la tentazione a peccare per ripristinare il suo potere su di te. Ricordiamo al diavolo “il sangue di Gesù”, ma non come una parola rituale, quanto più con la nostra ubbidienza a Dio, con la nostra sottomissione allo Spirito Santo, con la nostra testimonianza cristiana e con il nostro combattimento spirituale; cosi facendo anche noi potremo dire a Satana: “O morte, dov’è il tuo dardo? O inferno, dov’è la tua vittoria?” (1 Corinzi 15:55). Il pungiglione di Satana è spezzato, l’inferno ha chiuso bottega e questo lo dobbiamo a Gesù ed al suo sacrificio di sangue sulla croce!
SIA LA GLORIA AL SIGNORE IN ETERNO.
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