CHI SARÀ IL GIUDICE DEFINITIVO?

 

“Ma quando la bontà di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore per gli uomini sono stati manifestati, Egli ci ha salvati.” (Tito 3:4)

CHI SARÀ IL GIUDICE DEFINITIVO?

L’uomo cerca continuamente di sfuggire a Dio, opponendo alla Sua luce tutti i ragionamenti della sua scienza, e al Suo amore tutte le astuzie del suo cuore. A volte disprezza tutto ciò che Dio ha creato, e in altre occasioni si eleva fino a offendere Dio stesso. Si arma della propria nullità o del proprio orgoglio, cade nell’idolatria e trova ogni buon motivo per dimenticare Dio che gli ha dato la vita. Perché preferisce a un Dio vivente, a un Salvatore vivente, una religione di forme e di tradizioni, dove nè Dio nè Cristo hanno un vero posto? E’ forse ragionevole appoggiarsi sopra una religione quando si sa benissimo che Dio resta necessariamente giudice, in ultimo, di quelli che entreranno nel cielo, come anche del modo con cui vi perverranno? Perché cercheremmo un’altra specie di giustizia quando si tratta del cielo? Fu necessario che Cristo pagasse col suo sangue la pena che il peccatore aveva meritato. Perciò Dio dice che il sangue di Gesù Cristo suo Figlio purifica da ogni peccato. Solo colui che crede nella Sua Persona e nella Sua opera riceve la vita eterna.

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