COME SE GESÙ STESSO STESSE PREGANDO David Wilkerson
Affermare la potenza del nome di Cristo non è qualcosa di complicato, una sorta di verità teologica nascosta. Le biblioteche sono piene di libri su questa tematica del nome di Gesù che gli autori hanno scritto per aiutare i credenti a comprendere le profonde implicazioni nascoste nel nome di Cristo. Infatti, molti di questi libri sono così “profondi” da far breccia nei lettori.
Credo che la verità che dobbiamo afferrare in merito al nome di Gesù sia così semplice che un bambino può riuscire a capirlo. È semplice: quando facciamo le nostre richieste nel nome di Gesù, dobbiamo essere pienamente persuasi che è come se Gesù stesso stesse facendo quella richiesta al Padre. Com’è possibile?
Sappiamo che Dio amò suo Figlio. Egli parlò a Gesù e lo istruì durante il suo periodo sulla terra e Dio non solo ascoltò ogni richiesta fatta da suo Figlio, ma rispose anche a tutte quelle richieste. In breve, il Padre non rifiutò mai le richieste fatte da suo Figlio.
Oggi, tutti quelli che credono in Gesù sono rivestiti della sua Figliolanza e il Padre celeste ci riceve intimamente come riceve suo Figlio. Perché? È per via della nostra unione spirituale con Cristo. Per mezzo della sua crocifissione e resurrezione, Gesù ci ha fatti uno con il Padre. “Che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch’essi siano in noi… io in loro e tu in me” (Giovanni 17:21 e 23).
In poche parole, adesso siamo una famiglia, uno con il Padre ed il Figlio. Siamo stati adottati, con i pieni diritti di eredità posseduti da ogni figlio. Questo vuol dire che tutta la potenza e le risorse del cielo sono disponibili per noi, attraverso Cristo. Dunque le nostre richieste sono ascoltate anche dal Padre perché siamo rivestiti dalla Figliolanza di Cristo. Egli risponde alle nostre richieste proprio come rispose a quelle di suo Figlio.
Che incredibile autorità ci viene data quando preghiamo nel nome di Gesù.
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