PERCHÉ A ME?

Chi almeno una volta nella vita 
non ha mai detto queste parole: 
“Perchè a me?”. 
Ci sono però tre categorie di 
persone. La prima categoria è 
quella che sempre dice 
“perchè a me?” Come se loro 
fossero le uniche persone che 
vivono in problemi, e parlano 
come se, per diritto, i problemi 
a loro non dovessero arrivare.
La seconda categoria è 
rappresentata da gente che 
accetta il problema e, con 
rassegnazione, vive la vita, 
vedendola sfuggire sotto i 
suoi occhi. La terza categoria 
è rappresentata da quelle 
persone che individuano 
il problema e si attivano 
per risolverlo. Ti chiederai, 
“come faccio a risolvere 
un problema?” C’è una 
soluzione a tutti i problemi, 
il segreto è non permettere 
che il problema ti governi.
Dio ha messo in noi un 
carattere per reagire alle 
circostanze contrarie della 
vita. Se piove, la prima cosa 
che fai è aprire l’ombrello, 
o se ne sei sprovvisto ti 
ripari in qualche posto, 
non credo che rimarrai 
sotto la pioggia a bagnarti. 
Così è con i problemi, 
trova riparo dai tuoi problemi, 
rifugiati nella presenza di DIO. 
Egli ha il controllo di ogni cosa, 
e questo nessuno può cambiarlo
può crederci o no, questo non
cambia niente. Ma Dio vuole che 
noi, “che diciamo di essere i Suoi 
figli” riconosciamo ch’Egli è 
l’Unico Dio, ed è Onnipotente.
Quello che ci costa molto è 
sottometterci, abbassare il nostro 
ego, sempre cerchiamo di fare 
le cose con le nostre forze, ma 
da oggi in poi sottometti la tua vita 
e il tuo problema a DIO.
Non affaticarti a risolvere tutto 
da solo, non puoi farcela. Spera 
nel SIGNORE, in Lui acquisterai 
nuove forze.

Quelli che sperano nel SIGNORE 
acquistano nuove forze, si alzano 
a volo come aquile, corrono e non 
si stancano, camminano e non 
si affaticano. (Isaia 40:31)

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