Non isolarti dalla chiesa!

Sono ormai molti a chiedermelo: Perché mai dovrei frequentare una chiesa, una qualche comunità religiosa? Non potrei vivere la mia cristianità nelle pareti di casa mia? Normalmente non conoscendo le persone, di solito pongo loro questa domanda: Sei mai Nato di Nuovo? Hai letto nel Vangelo di Giovanni il capitolo 3? Se mi rispondono no, credo di trovarmi di fronte ad un’anima che cerca Dio a modo suo ma che non l’ha mai conosciuto veramente. Se la risposta è affermativa: penso che non abbia capito il senso della Nuova Nascita, o, l’ha solo letta di sfuggita senza capirne il vero significato. 
Se una persona nasce a nuova vita, è consapevole della salvezza ma anche delle sue imperfezioni. Cosi come tutti i membri di una comunità sono imperfetti, incluso i pastori. Quindi il ruolo di un credente è quello di seguire e appartenere ad una determinata comunità locale. So che non è facile, ma con la preghiera, Lo Spirito Santo ci indica quella più idonea a noi.

Inoltre l’allontanarsi da una comunità è pericoloso. Bisogna capire che, se restiamo ai piedi del Salvatore usufruiremo delle Sue benedizioni. Facendo di testa nostra, può accadere che invece di ascoltare Lo Spirito Santo, ascoltiamo il nemico: Satana. La sua voce falsa e bugiarda, si confonderà con quella dello Spirito di Dio. Più pecchiamo, più rattristiamo lo Spirito e più saremo facile preda del diavolo.

“Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare” (Pietro 5:8). ‭‭ 
Satana agisce come fa un vero pugile, cerca di portare i cristiani nell’angolo del ring, per poterli poi mettere a tappeto. Ganci al volto, diretti alla testa per portarli allo sfinimento. Proprio come fa un pugile professionista. Un Cristiano che partecipa attivamente ai culti settimanali è un Cristiano che sta sempre al centro del ring, e fa girare il diavolo attorno senza essere colpito. Perché il diavolo sa che nella chiesa c’è l’unione, e l’unione porta all’adorazione e alla preghiera. Il diavolo di fronte ad una preghiera in Cristo deve per forza fuggire. Non bisogna mai abbassare la guardia! Il trucco del maligno, è quello di isolare il credente, riuscendo così a manovrarlo e a metterlo al tappeto.

Satana attuò lo stesso sistema con Gesù, infatti Lo portò nel deserto, lontano da tutti per poterlo vincere. Ma grazie a Dio, Gesù riuscì a sconfiggerlo; lo sconfisse con la Parola, e non solo. Gesù era totalmente svuotato dalle cose e dai piaceri del mondo che nessuna tentazione Lo colpì. Satana continua ad ammaliare milioni di persone, anche cristiane, con le tentazioni e la cupidigia del mondo.

Ricordo una donna sulla cinquantina che ogni tanto frequentava i nostri culti. Un giorno mia moglie volle andarle a fare visita. Viveva da sola in una casetta molto fatiscente. Lei ci disse che aveva due figli ormai grandicelli ed era separata da anni. Un giorno la invitammo a venire con noi a dei culti sotto le tende che si sarebbero svolti a circa 30 km di distanza, ma ci disse che ci avrebbe fatto sapere. Un poco prima di partire ci chiamò per dirci che sarebbe venuta con noi. Passammo a prenderla e andammo al culto. La sera insieme con una coppia di fratelli ci fermammo in pizzeria. Lei improvvisamente arrossì e si sentiva in imbarazzo. Mia moglie le disse che avremmo offerto noi, ma lei specificò che non era per una questione di soldi, bensì perché Dio non le aveva dato il permesso!! A quelle parole restai basito. Mentre stavamo tornando a casa, in macchina iniziò a raccontarci cose veramente strane. “Una volta stavo a Mantova e avevo voglia di un cappuccino. Entrai in un bar e stavo per berlo, quando mi sentii strozzare la gola. Era Dio che mi rimproverava perché avrei dovuto chiederGli il permesso prima di bere il cappuccino!!”.
Era ovvio che non era Dio ma il diavolo che le stava facendo credere che era Dio. Mi aveva raccontato questo episodio perché, raccontato sempre da lei, per anni aveva vissuto il Vangelo chiusa fra quattro mura. Perse il marito, i figli e forse anche la fede. Satana, stava infierendo dei colpi mortali ad una mente aperta ad accogliere il male per il bene! Una donna molto confusa.

Ricordo, poi, un’altra donna sempre molto elegante e ben curata, ma che criticava sempre la chiesa; non le andava mai bene niente e così facendo, iniziò ad isolarsi e a vivere il Vangelo fra le sue mura domestiche. Organizzava cellule di preghiera e insegnava cose non adatte ad altri malcapitati che la seguivano. Adesso sembra una barbona, mezza svitata, capelli bianchi e veste malissimo, girovagando a raccontare storie. Insomma, un’altra vittima del diavolo.

Dobbiamo renderci conto che Satana cercherà sempre di isolare il credente per poi infliggergli dei colpi mortali. Se Dio ha dato un ordinamento, che è quello di non abbandonare la comune adunanza, chi siamo noi, o chi sei tu, per dire: “No, possiamo essere anche cristiani da dietro ad un computer e ascoltando sermoni su Facebook”. Poveri voi che la pensate così!!! Là fuori, nel mondo, c’è un pugile che è molto astuto e forte. Ha messo ko intere Nazioni facendo credere che partecipare alla “JIHAD” porta in cielo. Altre le ha messe ko con l’ateismo, altre con le idolatrie varie; altre con il fascismo e il comunismo. E quei pochi che hanno preso la via giusta cerca di isolarli e vincerli. Nella tentazione di Gesù, per tre volte leggiamo: “… e il diavolo lo prese con sè e lo portò…”. Il tentatore cercherà sempre di prendere una pecora per volta per poi farla sua. Perciò, restiamo uniti tutti con lo stesso spirito di Grazia. Ma soprattutto uniti al nostro divin Maestro Cristo Gesù. In ultimo voglio spendere una parola per quelli che hanno avuto dei pastori troppo premurosi ad espellere cristiani dalle loro comunità. Siate più sensibili, più umili, sapendo che Dio vi ha chiamati non perché lo meritavate, ma solo per Grazia. Paolo più volte parla di essere duri… ma non troppo, col fine di non perdere per sempre un’anima dalla comunità. 
“Io prego che… siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità dell’amore di Cristo” (Efesini 3:17-18).

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