Filippesi 3:13-14
“Fratelli, non ritengo di avere già ottenuto il premio, ma faccio una cosa: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso le cose che stanno davanti, proseguo il corso verso la mèta, verso il premio della suprema vocazione di Dio in Cristo Gesù.”
Arrivando ad una certa età ci ricordiamo più del passato che del presente, ricordi di infanzia, ricordi dei nonni, dei genitori, ricordi di cose tenere e dolci. Dobbiamo dimenticare tutto questo? Non è questo che Paolo afferma. Allora ecco una lista di quello che dovremmo dimenticare.
Dovremmo dimenticare tutto ciò che Dio ha dimenticato. Lui ha dimenticato i nostri peccati, ci ha perdonati. Dimentichiamoli anche noi, sentiamoci liberi dal nostro passato peccaminoso.
Dovremmo dimenticare tutto ciò che è centrato sul nostro io. Non più io, ma Dio. Non più: “lei non sa chi sono io”, ma ora sono un figlio di Dio, quello che ho mi viene da Lui.
Dovremmo dimenticare i peccati degli altri contro di noi. Perdoniamo per essere perdonati.
Dovremmo dimenticare per far spazio alle cose migliori che Dio ci vuole dare e proseguiamo alleggeriti del passato “verso la meta, verso il premio della suprema vocazione di Dio in Cristo Gesù.”
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