CHI È IL TUO “GIONA”?
Quando Giona si imbarcò su una nave
diretta nella direzione opposta alla
volontà di Dio, l’equipaggio scoprì che c’è
un alto prezzo da pagare se si permette
alla persona sbagliata di entrare nella
propria vita. Qual è il punto? Il punto è
che Dio non ti autorizza a mantenere
artificialmente in vita nessuno, soprattutto
se stanno scappando da Lui e usano te
per farlo! Con Gesù sulla barca supererai
ogni tempesta. Ma quando permetti a
Giona di salire a bordo, egli sconvolgerà
la tua vita e, prima che scenda, rischi di
perdere tutto. Pensi davvero di riuscire a
correggere il tuo Giona? No. “Il Signore…
fece venire un gran pesce per inghiottire
Giona” (Giona 2:1). In certi casi, la cosa
migliore è svegliare quelle persone e
gettarle in mare. Finché continui a salvarle,
impedisci la volontà di Dio. È orgoglio
pensare di poter fare ciò che solo Dio può
fare! Guarda Giona: mentre l’equipaggio
getta disperatamente il carico in mare,
lui dorme! Non voleva essere corretto,
voleva starsene comodo! Conosci
qualcuno così? Non sono cambiati perché
non sono ancora pronti! Giona era così
cocciuto che rimase nel ventre di quel
grosso pesce per ben tre giorni prima di
pregare. Se fosse accaduto a te, il solo
affacciarsi “sull’abisso” ti avrebbe fatto
inginocchiare ad invocare il Signore, non
è vero? Questo è forse un messaggio
duro, ma a volte la cosa migliore che puoi
fare per il tuo Giona, e per te stesso, è
gettarlo in mare e lasciare che Dio lo salvi.
Lascia un commento