LA VENDETTA È UN COMPITO DI DIO, NON TUO

“A ME LA VENDETTA; IO DARO’ LA RETRIBUZIONE”, DICE IL SIGNORE”. Romani 12:19

La vendetta è un compito di Dio, non tuo. Egli darà la retribuzione nel Giorno del Giudizio, o in questa vita. Può punire il tuo capo violento, ammorbidire un genitore arrabbiato, portare il tuo ex a piegare le ginocchia o la tua ex a ragionare. Il perdono non diminuisce la giustizia, la affida a Dio. Egli è garante della giusta quantità di retribuzione. Noi diamo troppo o troppo poco, ma Lui ha il quantitativo preciso. E a differenza di noi, non abbandona nessuna persona, non si arrende mai. (E tu dovresti essere contento che sia così). Dopo tempo che noi abbiamo voltato pagina, Dio è ancora lì a sondare la coscienza, a suscitare decisioni, a orchestrare la redenzione. Correggere i tuoi nemici? Questo è il lavoro di Dio. Perdonare i tuoi nemici? Ecco, è qui che tu entri in gioco. “Non rendete a nessuno male per male. Impegnatevi a fare il bene davanti a tutti gli uomini. Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini. Non fate le vostre vendette, miei cari, ma cedete il posto all’ira di Dio; poiché sta scritto: “A me la vendetta; io darò la retribuzione”, dice il Signore. Anzi “Se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; 
poiché così facendo, tu radunerai carboni 
accesi sul suo capo”. Non lasciarti vincere 
dal male, ma vinci il male con il bene” (vv 17- 
21). Scrive l’autore Max Lucado: “La vendetta costruisce una casa solitaria e stretta. Lo spazio è per una persona. Le vite dei suoi inquilini sono ridotte a un obiettivo: rendere infelice qualcuno. Ci riescono; loro stessi. Non c’è da meravigliarsi che Dio insista sul fatto che “Nessuna radice velenosa venga fuori a darvi molestia” (Ebrei 12:15)”.

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