QUALI SONO LE TUE METE?
Un giorno il giudice della Corte Suprema, Oliver Wendell Holmes, perse il suo biglietto del treno. Mentre lo cercava, ovviamente innervosito, il controllore gli disse: “Va bene, Vostro Onore, inviatelo per posta. La conosciamo tutti e ci fidiamo di lei”. Holmes replicò: “Non sono preoccupato del biglietto; voglio sapere dove sto andando!” Avere delle mete vi consente di sapere dove state andando nella vita. Il cinquanta per cento delle persone attorno a voi non ha idea di dove stia andando. Un altro quaranta per cento andrà in qualsiasi direzione verrà condotta. Il rimanente dieci per cento sa dove vorrebbe andare, ma meno della metà di loro è preparata a pagare il prezzo per arrivarci. Ciò che permise a Gesù di sopportare la vergogna della croce era la visione della resurrezione e di una chiesa che un giorno avrebbe cambiato il mondo (Ebrei 12:2). Mosè rinunciò all’agio del palazzo del Faraone perché intravide la Terra Promessa (Ebrei 11:2427). Il proprietario di un’attività commerciale, J. C. Penney, disse: “Datemi un magazziniere con uno scopo e vi darò qualcuno che farà la storia. D’altro canto, datemi qualcuno senza meta e vi darò un magazziniere”. La verità è che mentre lavorate per realizzare le vostre mete, le vostre mete lavorano in voi. E la ricompensa che ne riceverete per averle raggiunte, non vale nemmeno lontanamente quanto la persona che siete diventati nel tentativo di realizzarle. Perciò, avete delle mete, degli scopi? Sono abbastanza chiari da potersi scrivere nero su bianco, sufficientemente concisi da poterli esprimere in un paragrafo, sufficientemente forti da permettervi di perseverare e abbastanza preziosi da convincervi a pagarne il prezzo? Se è così, li vedrete realizzati.
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