ANDATE IN PROFONDITÀ!
I discepoli pescarono tutta la notte e non presero nulla. Poi Gesù disse: “Prendi il largo, e gettate le vostre reti…E fatto così, presero una [gran] quantità di pesci” (Luca 5:4-6). Si notino questi tre aspetti: 1. Lavorare sodo non è necessariamente la risposta giusta. I discepoli “si erano affaticati tutta la notte”. Nessuno avrebbe potuto mettere in discussione la loro etica professionale. Ma se si pesca in acqua bassa, gli sforzi non daranno risultati. 2. Bisogna obbedire a Dio anche quando non si comprendono i Suoi piani. Pietro, pescatore di grande esperienza, dovette mettere da parte il suo orgoglio e dire: “però, secondo la tua parola, getterò le reti”. In 2 Re capitoo 5, Naaman dovette umiliarsi e bagnarsi nel Giordano per essere guarito dalla lebbra. Nel Getsemani Gesù mostrò lo stesso atteggiamento quando pregò: “però non la mia volontà, ma la tua sia fatta” (Luca 22:42). 3. Andare in profondità funziona sempre. Gesù raccontò di due uomini che avevano costruito due case, ma solo una resistette alla tempesta perché il costruttore “ha scavato e scavato profondamente, e ha posto il fondamento sulla roccia” (Luca 6:48). Il primo pastore dell’autore Phil Yancey disse che a volte si sentiva come una vecchia pompa consumata. “Tutti quelli che andavano da lui lo prosciugavano intensamente e ogni volta si sentiva svuotato. Alla fine non aveva più niente da dare. Durante un ritiro pastorale espresse i suoi pensieri ad una sorella saggia aspettandosi parole di conforto nei suoi confronti per essere una meravigliosa persona con un forte senso di abnegazione. Invece gli diede un gran consiglio: “C’è solo una cosa da fare quando le riserve sono prosciugate. Andare in profondità!” E questa è anche la parola per voi oggi!
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