AMICI DI DIO (3)

Ascoltiamo ancora Mosè mentre parla con Dio: “Se ho trovato grazia agli occhi tuoi, ti prego, fammi conoscere le tue vie, affinché io ti conosca e possa trovare grazia agli occhi tuoi” (Esodo 33:13). Il popolo d’Israele stava attraversando una crisi tale da mettere in discussione la propria relazione con Dio, e per che cosa pregò Mosè? Non disse: “Signore, devi risolvere la crisi per me!”, bensì “Fammi conoscere le tue vie affinché io ti conosca”. Aspirava a ben più di una conoscenza superficiale; voleva intimità con Dio: conoscere il Suo cuore e la Sua mente, ciò che Dio provava rispetto alla situazione e che cosa ne pensava. Perché mai? Perché conoscere Dio e avere il Suo favore avrebbe dato a Mosè tutto quello che gli serviva, compresa la soluzione della crisi. E Dio gli diede ciò che aveva domandato. “Egli fece conoscere le sue vie a Mosè e le sue opere ai figli d’Israele” (Salmo 103:13). Dio accolse la richiesta di Mosè dicendo: “La mia presenza andrà con te e io ti darò riposo” (Esodo 33:14). Parla al singolare, Dio promise di accompagnare Mosè e dare riposo a lui soltanto. Chiunque altro avrebbe accettato di buon grado, non Mosè! La sua preghiera andava oltre la preoccupazione per sé stesso: “Se la tua presenza non viene con me, non farci partire di qui” (v.15). In altre parole, stava dicendo: “Signore, non ti prego per me, ma per noi!” Prova a chiederti se le tue preghiere vanno oltre te stesso e i tuoi bisogni. Dice la Bibbia: “Perché Dio ha tanto amato il mondo” (Giovanni 3:16). Prega dunque che la tua famiglia, la tua città e il mondo perduto “non periscano, ma abbiano vita eterna”!

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