Ti devo ipnotizzare!
Qualche settimana fa, nel sottopormi all’ennesimo intervento di litrodrissia per un calcolo al rene sinistro, prima del’intervento, la struttura mi ha messo a disposizione l’algologo, il quale, mi informava che per il controllo del dolore era necessario ricorrere all’ipnosi (analgesia ipnotica).
A tale richiesta, al momento, in modo pacato e gentile, ho manifestato la mia perplessità e che non condividevo questa soluzione, ma visto che tale procedura mi chiedeva di raccontare dei ricordi della mia adolescenza, ho deciso di “collaborare”, così, stando semplicemente seduto su di una normale sedia, gli ho raccontato la mia esperienza di salvezza che ho avuto con il Signore Gesù all’età di 15 anni.
Mi ha ascoltato con interesse; anche perchè, da quello che mi sembrava aver capito, era la prima volta che sentiva parlare di una cosa del genere.
Poiché il mio racconto ci teneva entrambi molto svegli, coglievo l’occasione per dirgli che Gesù era morto anche per i suoi peccati e che se avesse voluto, il Signore sarebbe entrato nel suo cuore.
L’algologo mi ha ringraziato e, rinunciando all’ipnosi, molto garbatamente mi suggeriva di pensare al Signore e al mio incontro con Lui, perchè questo sarebbe stato più che sufficiente per attenuare il dolore.
Dopo mi sono sottoposto all’intervento e lui, di tanto in tanto, mi si avvicinava e in modo affabile mi chiedeva di pensare al mio incontro con il Signore, così sarei stato meglio.
Non saprei dirvi molto a riguardo, perchè dopo 20 minuti sentivo abbastanza dolore, però ero contento, perchè in qualche modo avevo potuto parlare di Gesù a qualcuno e, almeno questo, mi faceva sentire meglio.
Spero che questa mia esperienza possa aiutarci a non essere prevenuti, ma cercare, per quanto è possibile, la maniera e il modo di trovare sempre l’occasione per partecipare una parola di Speranza a tutte le persone che, in un modo o nell’altro, incontriamo sul nostro cammino.
Dio vi benedica!
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