LA VERITÀ DEL CALVARIO CI TRASFORMA (2)

Il secondo punto è che il Calvario fu vicario. Vicario significa “un atto intrapreso da qualcuno al posto di un altro”. Vista con le lenti del sentimento o della superstizione, la croce potrà forse commuoverti, ma non salvare la tua anima. Vista come una sostituzione, la croce può salvare ogni anima! Scrive l’apostolo Pietro: “Egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché morti al peccato, vivessimo per la giustizia”. Se Gesù si fosse sottratto al Calvario, Dio sarebbe stato obbligato ad eseguire la sentenza di morte per i nostri peccati. Invece, come nostro sostituto, Gesù subì la nostra meritata condanna, rendendoci liberi e donandoci vita eterna. La sostituzione è stata storicamente l’idea che Dio ha avuto per liberare il Suo popolo dalla punizione per il peccato. Quando Adamo ed Eva peccarono, Dio supplì un animale per coprire la loro iniquità. Egli accettò poi il sacrificio di Abele dei “primogeniti del suo gregge” (Genesi 4:4) e il montone impigliato in un cespuglio che Abramo offrì in sacrificio al posto del figlio Isacco (Genesi 22:13). Ma è fuori discussione che lo strumento di salvezza scelto da Dio, la sostituzione, raggiunse la perfezione una volta per tutte quando Gesù offrì sé stesso al Calvario. Pienamente soddisfatto dal sacrificio espiatorio di Cristo, Dio cancellò ogni nostro precedente dichiarandoci innocenti. “Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui” (2 Corinzi 5: 21). Sulla croce Gesù divenne ciò che noi siamo, peccato, affinché noi diventassimo ciò che Egli è, giustizia! Ogni cosa fatta da Gesù, la nascita virginale, la vita senza peccato, la morte salvifica, la resurrezione miracolosa, l’ascensione gloriosa e il ministro sacerdotale in Cielo, è stata fatta in qualità di sostituto e salvatore.

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