LO SCOPO DELLA SOFFERENZA

Egli conosce la nostra sofferenza. Ti è accaduto di notare che talvolta, quando ci si misura con qualcuno che affronta gravi sofferenze, la nostra ci appare più leggera meno intensa? È come se la sofferenza di un’altra persona temporaneamente ci alienasse da noi stessi. Le sofferenze di Gesù, però, hanno realmente il potere di elevarci e farci andare al di là della nostra condizione attuale. La croce di Cristo ci parla di una vita non facile. Se Gesù si dispose generosamente, anche noi siamo chiamati al servizio. Se Gesù soffri, anche noi sperimenteremo delle difficoltà. Il servo non è più grande del suo maestro. Ma le cose non sono sempre come appaiono. La sofferenza fa parte del sentiero che guida alla gloria e allo splendore. “Se ne va piangendo colui che porta il seme da spargere, ma tornerà con canti di gioia quando porterà i suoi covoni” (Salmo 126:6). La sofferenza ha uno scopo. Ci cambia affinché possiamo assomigliare sempre di più a Gesù stesso, e non sarà la morte ad avere l’ultima parola. Quando qualcuno ha patito le tue stesse sofferenze, potrà capirti ancor prima di sentirti parlare, anzi potrà pure aiutarti a trovare le parole che ti mancano per esprimere il dolore. Gesù soffrì; ecco perché conosce perfettamente la nostra sofferenza.

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