RISTABILIRE LE PERSONE DISTRUTTE (1)

Critichiamo con troppa leggerezza la vita delle persone, quello che hanno fatto ad altri o a se stessi. Se conoscete i mercatini dell’usato, sapete di poter trovare oggetti di qualità a prezzi scontati; basta sapere che cosa cercare. Gesù lo sa. Ai suoi occhi, chi è in affanno ha bisogno di essere aiutato, non respinto. Il rimorso di Pietro per aver rinnegato Gesù era tale da spingerlo a tornare al vecchio lavoro di pescatore. Immagina i mormorii al porto: “È lui quello che ha abbandonato Gesù”. Alla fine, Pietro divenne responsabile della Chiesa Neotestamentaria. Sii onesto, però: gli avresti dato il tuo voto come pastore, o saresti andato ad ascoltarlo predicare? Eppure, la prima persona che Gesù risorto andò a cercare fu proprio Pietro. Perché? Perché Gesù guarda oltre le nostre difficoltà temporanee e vede il potenziale che è in noi. Egli riprese le parole dette in precedenza: “Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano, ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli” (Luca 22:31-32). Il fondamento della pratica medica è: “Primo, non nuocere”. Quando una persona è bisognosa, in vari modi, non bisogna infierire su lei. La prima cosa da fare è amarla, pregare per lei e cercare di ristabilirla.

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