IMPARA AD ESSERE CONTENTO

Mirare a crescere personalmente e a realizzare cose nella vita, sono obiettivi encomiabili. Ma quando desideri, quasi con invidia, ciò che altri hanno o vuoi essere come loro, entri in un territorio proibito dalla Scrittura. Contentezza non significa essere compiaciuti, pigri, accontentarsi della mediocrità e non mettere a frutto le potenzialità che Dio ti ha dato. Assolutamente no! Devi lavorare per migliorare te stesso e, nello stesso tempo, devi restare del tutto dipendente da Dio (II Corinzi 3:5). Autosufficienza significa “bastare a se stessi”, invece di riporre fiducia in Dio. L’essere contenti, al contrario, significa sapere con certezza e ferma convinzione che Dio è in grado di venire incontro ad ogni mio bisogno (Filippesi 4:19). Quando interiorizzi questa verità, non devi più desiderare la posizione di altri, i loro beni o la loro personalità. Perché? Perché sai che ciò che hai al presente è più che sufficiente nelle mani di Dio. Qualunque cosa tu debba fare per adempiere alla Sua volontà, potrai farla non grazie alle tue forze, ma con la potenza di Cristo, che dimora dentro di te. La cupidigia è un sentimento naturale nell’uomo; l’essere contenti è un sentimento che va appreso. Paolo scrive: “Non lo dico perché mi trovi nel bisogno, poiché io ho imparato ad accontentarmi dello stato in cui mi trovo. So vivere nella povertà e anche nell’abbondanza; in tutto e per tutto ho imparato a essere saziato e ad aver fame; a essere nell’abbondanza e nell’indigenza. Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica” (Filippesi 4:11-13).

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