LA PREGHIERA COME UNO SPETTACOLO

Gesù disse che i Farisei avevano trasformato la preghiera in uno “spettacolo” e che Dio non ne era toccato. L’autore John Ortberg ha analizzato le loro preghiere in cinque punti: 1. Erano diventate degli esercizi superficiali anziché mattoni di un rapporto profondo. 2. Erano dei rituali piuttosto che espressioni autentiche di un cuore che ama. 3. Erano lunghe e piene di parole, fatte per impressionare gli altri. 4. Erano piene di insignificanti frasi fatte. 5. Divennero motivo d’orgoglio anziché occasione per esprimere un umile affidamento a Dio. Riesci ad immaginare i tuoi figli che si rivolgano a te con un sacco di appellativi formali e religiosi? Come ti sentiresti? Riguardo al pregare, Gesù disse: “Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che è nel segreto, te ne darà la ricompensa. Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole. Non fate dunque come loro, poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate” (Matteo 6:6-8). Puoi pregare ovunque, in qualsiasi momento: in auto, in bagno, sdraiato sul letto, mentre fai ginnastica, al lavoro. Tutto quello che Dio ti chiede è di essere spontaneo, personale ed onesto. In altre parole, prega col cuore.

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