IL RITORNO DI GESÙ CRISTO: L’ARRIVO NELLA SPERANZA
Lo splendore del suo ritorno
La manifestazione visibile nel suo ritorno
B. L’ARRIVO NELLA SPERANZA
“L’apparizione della gloria”. La speranza di cui si parla nel presente versetto si riferisce al ritorno di Gesù Cristo dal cielo in questo mondo per accogliere i santi “nell’aria” (1Tessalonicesi 4:17) o per tornare sulla terra ferma (Zaccaria 14:4) e instaurare il suo governo millenario di pace e benedizione.
In questa sezione esamineremo i due aspetti del versetto relativo al ritorno di Cristo:
lo splendore del suo ritorno e
la manifestazione visibile nel suo ritorno.
1. Lo splendore del suo ritorno
“della gloria”. Questa è la grande differenza rispetto alla prima venuta di Cristo perché in occasione della sua prima venuta Cristo venne sulla terra con umiltà. Gesù, infatti, nacque a Betlemme, una città molto piccola, in umili circostanze, visse una vita umile e non fu allevato in un palazzo, bensì nella casa di un’umile falegname nella città disprezzata di Nazaret.
Cristo non fu allevato in una città famosa come Roma, Alessandria d’Egitto, Atene o Tarso (la città di Paolo, che non era “oscura”, cfr. Atti 21:39), e neppure a Gerusalemme, la città più importante di Israele. Inoltre, durante il suo ministero terreno Gesù fu deriso e disonorato costantemente, finché non venne crocifisso ricevendo il massimo disonore possibile dagli uomini.
Tuttavia, al suo ritorno, sia in occasione del RAPIMENTO che della RIVELAZIONE, Cristo verrà nella gloria e sarà glorioso.
Il suo splendore supererà tutta la gloria mai vista sulla terra, anzi quando tornerà con la RIVELAZIONE lo splendore di Cristo sarà talmente grande che “annienterà [l’empio] con l’apparizione della sua venuta” (2Tessalonicesi 2:8).
Il termine tradotto con “gloriosa” nel presente versetto è lo stesso da cui deriva la parola “dossologia”, ed è anche il titolo del canto (basato sul Salmo 100) che viene intonato spesso durante i culti nelle nostre chiese. Questo aggettivo denota lode e adorazione, e questo è ciò che Cristo riceverà al suo ritorno.
La sua prima venuta fu per la croce, ma la sua seconda venuta sarà per la corona; la sua prima venuta fu accolta con disprezzo, ma Cristo tornerà con splendore. Infine, la sua prima venuta fu caratterizzata dall’umiliazione, mentre il suo ritorno sarà caratterizzato dall’onore.
2. La manifestazione visibile nel suo ritorno
“APPARIZIONE”. Ciò che caratterizzò la prima venuta di Cristo fu l’anonimato, infatti poche persone seppero della sua venuta. Quando nacque a Betlemme solo i pastori vennero a fargli visita, e lo fecero perché Dio li aveva illuminati riguardo alla sua nascita, altrimenti nessuno lo avrebbe riconosciuto perché venne alla luce in condizioni molto umili.
In seguito i re magi vennero a fargli visita dall’Oriente, ma anche loro lo fecero in virtù dell’illuminazione divina ricevuta. Infine, Simeone e Anna lo riconobbero nel Tempio, ma in generale quelli che riconobbero Cristo in occasione della sua prima venuta furono pochi.
Tuttavia, la seconda venuta di Cristo sarà completamente diversa perché sarà caratterizzata dall’illuminazione e dalla manifestazione:
Cristo si manifesterà al mondo intero in tutta la sua gloria. Alcuni ritengono che i brani riferiti al RAPIMENTO indichino che in occasione di questo evento Cristo potrebbe essere visto solo dai redenti, ma ciò che vedranno sarà glorioso. In occasione della sua RIVELAZIONE, invece, quando Gesù tornerà sulla terra ferma “ogni occhio lo vedrà” (Apocalisse 1:7), ma alcuni non se ne rallegreranno: “lo vedranno anche quelli che lo trafissero, e tutte le tribù della terra faranno cordoglio per lui” (Apocalisse 1:7). “ed essi riguarderanno a me, a colui ch’essi hanno trafitto, e ne faranno cordoglio come si fa cordoglio per un figliuolo unico, e lo piangeranno amaramente come si piange amaramente un primogenito” (Zaccaria 12:10). Cerchiamo di vivere in modo tale che, quando vedremo Gesù saremo entusiasti, non terrorizzati, e ci rallegreremo senza lamentarci.
È interessante osservare che il termine greco tradotto con “apparizione” è lo stesso da cui deriva la parola “epifania”, che viene usata spesso nel periodo natalizio in riferimento alla festa celebrata il sei Gennaio, dodici giorni dopo Natale, per commemorare la visita dei re Magi a Cristo dopo la sua nascita. Inoltre, il significato dell’epifania (apparizione) in questa commemorazione annuale si riferisce alla prima manifestazione (apparizione) di Cristo ai Gentili (i magi erano tutti Gentili).
nella prossima puntata, osserveremo
C. CRISTO NELLA SPERANZA ECC.
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