“Esaù gli corse incontro, l’abbracciò gli si gettò collo, lo baciò e piansero. (Genesi 33:4).-Campus MLuisa

 

“Esaù gli corse incontro, l’abbracciò gli si gettò collo, lo baciò e piansero. (Genesi 33:4).

Una storia di tutti giorni quella di Giacobbe ed Esaù. Due gemelli sempre in contrasto fra di loro; Giacobbe, ingannatore, con la complicità di sua madre tolse la primogenitura al fratello. Un gesto alquanto furbetto che portò ad una grande separazione fra i due fratelli.
Sembrava non ci fosse più nessuna possibilità di riconciliazione, ma quando sei un vero figlio di Dio, le cose devono quadrare.
L’intento di Giacobbe era conquistare la terra promessa, che guarda caso era in mano di suo fratello…che fare? Giacobbe sapeva che Esaù aveva un buon esercito che avrebbe potuto sterminarlo su due piedi, esso aveva troppa paura e nemmeno gli angeli inviategli da Dio riuscirono a calmarlo.
Quando sappiamo di averla fatta grossa come pensiamo di stare sereni? Giacobbe era assalito dal rimorso. Preparò un altro dei suoi piani, cercando di addolcire Esaù il quale si mostrò disinteressato ai suoi armenti, greggi e doni, il danno subito aveva un prezzo più alto.
Dio stesso non approvò il piano di Giacobbe.
Giacobbe lottò con l’Angelo dell’Eterno e la sua coscia fu slogata. Ora era pronto per andare da suo fratello. La paura era passata, il suo unico pensiero era rivolto a riparare al danno causato ad Esaù.
Nelle discussioni, si pensa di avere sempre ragione, ed anche quando non abbiamo ragione dobbiamo farcela venire per forza, vuoi per difendere il nostro onore, o per dimostrare la nostra autorità….ma con Dio le cose vanno diversamente.. 
Voglio arrivare alla conclusione, così ti prenderai del tempo per leggere questa bellissima storia, c’è davvero tanto da imparare per la nostra vita spirituale…Esaù amava, comunque, Giacobbe, ed anche se non gli mancavano i mezzi per distruggerlo, a Dio però spetta sempre l’ultima parola ed è Lui che prepara ogni cosa.
Il nostro Padre celeste vuole la riconciliazione, il perdono. Ecco dunque che Dio lavorò il cuore di Esaù e piano piano, le ferite incominciavano a guarire, l’amore era più forte della rabbia e della sofferenza, desiderava rivedere suo fratello Giacobbe. Ho pianto quando ho letto del loro incontro.
“Esaù gli corse incontro, l’abbracciò gli si gettò collo, lo baciò e piansero.”
Credo che quando l’amore di Gesù vive davvero nei nostri cuori, non si può restare fermi nelle proprie convinzioni giuste o sbagliate che siano, quello che desideri è riavere tuo fratello, tua sorella, non importa chi ha torto , quello che conta… è la fine di ogni rancore ed amarezza. 
In Matteo c’è scritto, per quanto riguarda le Beatitudini…”beati coloro che si adoperano per la pace perché saranno chiamati figli di Dio.”
La Pace del Signore sia con te! 

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