“La mia carne e il mio cuore possono venir meno, ma Dio è la rocca del mio cuore e la mia parte di eredità,in eterno…” (Salmo 73:26)
Il salmista di questo bellissimo brano biblico riflette sulle vicende umane. E’ un salmo attuale perché descrive perfettamente la società in cui viviamo, non dissimile da quella passata, piena di ingiustizie e crudeltà. Egli parla di uomini che non temono Dio e che si arricchisco.no a motivo delle ingiustizie commesse. Il salmista arriva perfino ad invidiare i prepotenti ed è attratto dalla prosperità dei malvagi che non tribolano come gli altri. Vede la loro superbia e la loro arroganza a cui nessuno si oppone perché potenti, anzi, forse per questo, ammirati e rispettati. Anche Dio sembra indifferente, ed il salmista si chiede: “Perché Dio non interviene? Perché permette che i miseri subiscano ingiustamente?” E allora inizia a pensare che ogni azione giusta, ogni atto d’amore e di onestà diventano inutili e forse sarebbe meglio mettersi dalla parte dei potenti. Tutto ciò non è forse quello che capita di pensare anche a noi quando tutto va male e le ingiustizie imperversano? Il nostro cuore e la nostra mente non ragionano anch’essi come il salmista? Quest’ultimo, però, alla fine del suo sfogo, riacquista la saggezza e compie un atto importantissimo: entra nel santuario! Esso non è un luogo fisico, ma il momento in cui incontri il tuo Dio, Lo ascolti nella Sua parola e Gli parli in preghiera, allora li troverai la risposta alle tue domande…Dio non dimentica i suoi servitori e i malvagi presto periranno.
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