ALGERIA: CONDANNA CONFERMATA PER 2 CRISTIANI
Due giorni fa, domenica 26 settembre, la corte d’appello algerina ha confermato il verdetto riguardante il pastore Rachid Seighir e il suo dipendente Nouh Hamimi: per entrambi una multa di 200.000 DZD (circa 1.250 euro) e una pena detentiva sospesa di un anno.
Chi sono i 2 cristiani?
Il pastore Rachid è responsabile di una chiesa locale nella città di Orano e titolare di un negozio di libri e articoli di cartoleria. È proprio lì che Nouh Hamimi lavora come commesso. Nel 2017 la polizia aveva fatto irruzione nel suo negozio trovando libri e pubblicazioni cristiane (comprese copie della Bibbia), oltre a macchinari per la stampa.
Il 27 febbraio scorso, a più di 3 anni da quel giorno, è stata imputata loro una condanna per proselitismo “poiché la libreria conteneva libri considerati una minaccia in grado agitare la fede dei musulmani”. La legge algerina che regola il culto non musulmano, infatti, criminalizza “la produzione, la conservazione o la diffusione di documenti stampati e audiovisivi che abbiano l’intento di minare la fede di un musulmano”.
Una situazione diffusa
La chiesa del pastore Rachid, insieme ad altre 2 comunità della provincia di Orano, è tra quelle di cui avevamo parlato in un articolo dello scorso 27 luglio e che si aggiungevano al lungo elenco di gruppi cristiani i cui edifici ecclesiastici erano stati posti sotto sequestro dalle autorità.
Alle 16 chiese già definitivamente chiuse in tutto il Paese, se ne potrebbero ora aggiungere altre 4. Queste ultime hanno infatti già ricevuto ordine di cessare le proprie attività.
I cristiani algerini chiedono urgente preghiera affinché la morsa anticristiana possa allentarsi e loro rimanere saldi in Gesù, nonostante le crescenti difficoltà.
Lascia un commento