“Che cosa vuol dire il mio signore al suo servo?” Giousè 5:14
Nel Nuovo Testamento, Dio evidenziò situazioni diverse a ciascuna delle sette chiese dell’Apocalisse. Perché? Perché ciascuna di esse aveva un compito diverso e affrontava sfide differenti. È saggio leggere buoni libri ed ascoltare buoni insegnanti e buone guide, ma non dare per scontato che quello che Dio ha detto a loro, sia quello che stia dicendo a te.
Ci sono volte in cui hai bisogno di ascoltarLo senza intermediari. Puoi adottare alcuni principi, ma devi ricevere il progetto per te, da Dio. È per questo che a volte è difficile per il Signore comunicare con i predicatori. Quando Lui parla con loro personalmente, loro sono pronti a metterci un’introduzione, dividere il messaggio in tre punti, aggiungere
una conclusione… e predicarlo ad altri! Come guide spirituali, c’è un’altra possibile insidia: cercare di ricevere “una parola” per qualcuno che vi stia dando fastidio. Lasciate che Dio li raddrizzi e voi tornate al vostro posto! Paolo scrisse: “Non ci vanteremo oltre misura, ma entro la misura del campo di attività di cui Dio ci ha assegnato i limiti” (2 Corinti 10:13). La tua autorità e unzione dipendono dall’essere dove Dio vuole che tu sia e dal fare ciò che Lui vuole che tu faccia. Quando sei guidato dal tuo ego o dalle aspettative degli altri o dal proposito che Dio ha dato a qualcun altro, ti stai preparando al fallimento. Devi ascoltare tu stesso quello che Dio ha da dire a te. Se sei stato assegnato, hai delle limitazioni! Non puoi andare dove vuoi tu e fare come vuoi tu e poi chiedere a Dio di premiare i tuoi sforzi col successo. Se sei al posto sbagliato o stai facendo la cosa sbagliata, non permettere all’orgoglio di tenerti lì. Prega: “Che cosa vuol dire il mio Signore al suo servo?”. E poi, fallo!
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