I MARTIRI DI CRISTO-pastore Giuseppe Tramentozzi
Romani 12:1 Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio. 2 E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio. La storia del cristianesimo è ricca di martiri che per non rinunciare alla loro fede hanno immolato la propria vita dando loro stessi quale sacrificio vivente. La religione cristiana vieta il suicidio ma per una causa realmente valida, per protestare contro le autorità che impedivano di esercitare liberamente la loro fede perseguitandola, alcuni cristiani si sono tolti la vita pubblicamente. La morte di Gesù potrebbe essere definita un suicidio sofisticato, Egli disse: “Io depongo la mia vita per riprenderla poi. Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. (Giovanni 10:17-18) Sembrava stimolare i nemici ad ira. Mise in discussione impulsi puramente umani. Non guardare una donna desiderandola! Che il tuo parlare sia sì al sì, no al no, il che bandiva ogni pensiero peccaminoso. Gesù fece alcuni miracoli di sabato, pur sapendo che questo avrebbe irritato i suoi nemici. Desiderava giungere alla crocefissione sapendo che ciò era il solo mezzo di salvezza per l’umanità. Anche i cristiani sono in contraddizione con questo mondo quando si sacrificano portando ogni giorno la propria croce. L’apostolo Paolo scrivendo ai Galati disse: “sono stato crocifisso con Cristo, e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me” ( Galati 2:20). Vivi fedelmente in Cristo senza timore del mondo che ti contraddice. Amen
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