“GHIOTTONERIE”- pastore Giuseppe Tramentozzi

Il pettegolezzo può essere un boccone ghiotto a cui è difficile resistere. Che fare? Trattieniti, e non concederti quel boccone. Chiediti perché hai deciso di essere messaggero di cattive notizie. È l’unico modo che conosci per fare amicizia con gli altri? Ti piace essere al centro dell’attenzione? Ti fa sentire superiore sapere qualcosa di negativo di qualcuno che il tuo ascoltatore non conosce? Sei invidioso dei traguardi della persona in questione? Perché accetti di usare il tempio di Dio come un “cestino dei rifiuti”, dando spazio alle maldicenze? (cfr. 1 Corinti 6:19). Che cosa ne farai dei pettegolezzi che hai ascoltato? Sei annoiato e hai bisogno di attività più significative? Coloro che conoscono ed agiscono secondo la volontà di Dio per la loro vita, difficilmente trovano tempo per il pettegolezzo. Quindi se sei deciso ad eliminarlo dalla tua vita, dichiaragli guerra. Fai sapere a tutti che non dirai né ascolterai più alcuna “ghiottoneria”. Dichiara il tuo ambiente di lavoro, quello familiare, quello ecclesiastico e anche quello di svago, un ambiente “libero da pettegolezzi” e fai qualsiasi sforzo per evitare le malelingue. Salomone scrive: “Chi va sparlando palesa i segreti; perciò non t’immischiare con chi apre troppo le labbra” (Proverbi 20:19). Quando la tua lingua è usata come strumento di giustizia, i tuoi titoli in cielo crescono. Potrai umilmente dichiarare, in completa dipendenza dal Padre: “Siano gradite le parole della mia bocca e la meditazione del mio cuore in tua presenza, o Signore, mia Rocca e mio redentore” (Salmo 19:14). Concludendo: Non essere un pettegolo.
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