GRAZIE
Grazie a chi prova sempre ad ascoltare, e non solo i discorsi degli altri, anche gli sguardi e i silenzi, perché chi ha più bisogno di essere ascoltato solitamente non lo sa chiedere.
Grazie a chi ha pazienza, perché a volte le cose belle diventano più belle e preziose dopo un’attesa, mentre quelle brutte iniziano a fare meno male. Inoltre le persone e i progetti più importanti hanno bisogno di tempo, e anche se non abbiamo mai tempo… è il tempo tutto ciò che abbiamo.
Grazie a chi non smette di meravigliarsi, perché vuol dire che non ha smesso di vedere la magia delle cose, che a volte dimentichiamo che può essere ovunque, ci circonda, è solo questione di allenamento scovarla; e che invece senza magia non va bene, perché se ci si abitua a tutto, se tutto diviene scontato, poi niente più ci appassiona, e non riusciamo più a sentirci.
Grazie a chi resta perché ama, ma soprattutto grazie a chi se ne va perché non ama più, perché per essere fedeli a qualcuno bisogna prima essere fedeli a se stessi.
Grazie a chi suona, e balla, e canta, e segue un sogno, e non si arrende. Perché genera emozioni e le emozioni ci tengono in vita.
Grazie a chi pensa parecchio prima di usare le parole, e cerca sempre quelle più adatte e luminose e delicate, perché le parole sono importanti, e potenti, possono costruire o distruggere, possono avvicinare o allontanare, possono farci comprendere o generare malintesi. Le parole sono bellissime, quando sono limpide e servono ad esprimerci. Ma fanno orrore, quando sono torbide e vengono usate per confondere e ingannare.
Grazie a chi ha il coraggio di non farsi cambiare, se cambiare vuol dire inaridirsi.
Grazie a chi ha il coraggio di cambiare, quando cambiare vuol dire crescere e migliorarsi, ma soprattutto quando cambiare vuol dire tentare di essere felici.
Grazie a chi sa chiedere scusa e anche a chi sa perdonare, perché l’unico errore imperdonabile è lasciar correre, per orgoglio o chissà cosa (comunque di scarsa importanza), senza fare tutti i tentativi possibili e anche impossibili per riparare le crepe che i nostri errori hanno generato, e lasciare che quelle crepe si squarcino in voragini e risucchino persino i sentimenti più belli.
Grazie a chi è sempre gentile, perché la gentilezza smussa gli spigoli aguzzi del mondo, e magari va finire che tutti ci facciamo meno male.
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