IL PRIMO TEMPIO O TEMPIO DI SALOMONE (Ricostruzione grafica del primo tempio)
Costituì il punto focale della religione e fu il luogo dei sacrifici.
Secondo le fonti rabbiniche della Torah Orale s’iniziò a costruire il Tempio nel 967 a.C., che fu terminato nel 960 a.C., e venne poi distrutto 410 anni dopo.
Dopo l’esilio babilonese i Giudei ricostruirono il tempio di Gerusalemme: questa ricostruzione prese il nome di Secondo Tempio.
Prima della morte, il Re Davide, padre di Salomone, aveva accumulato materiali in gran copia per la costruzione del Tempio sul Monte Moriah (Cronache I 22:14; 29:4; Cronache II 3:1), sul quale aveva acquistato un terreno da Arauna il Gebuseo (Samuele II 24:21 segg.), ove offrì sacrifici.
La Bibbia narra che Salomone, re dell’allora unico Regno di Israele, si adoperò all’inizio del proprio regno per dare corpo alle idee del padre, e preparò altri materiali per la costruzione.
Da cave nella stessa Gerusalemme fece estrarre grandi blocchi di pietra e granito destinati alle fondazioni ed ai muri di contenimento del Tempio.
Queste pietre furono preparate in loco con la supervisione degli esperti costruttori di Tiro.
Secondo questa narrazione, Salomone stipulò anche un accordo con Hiram Abiff l, re di Tiro, per la fornitura di qualunque cosa fosse necessaria per il lavoro, in particolare legname dalle foreste del Libano, che fu portato via mare su grandi chiatte fino a Joppa (antico nome di Jaffa, da dove fu trasportato a Gerusalemme (Re I 5).
Secondo tradizione, Salomone provvide anche a un adeguato rifornimento idrico facendo scavare grandi cisterne nella roccia, nelle quali affluiva acqua attraverso canali collegati alle “vasche” vicino a Betlemme. Una di queste cisterne, il “Grande mare”, poteva contenere più di tredicimila m3. L’acqua in eccesso veniva scaricata al fiume Kidron.
Queste cronache bibliche sono tra l’altro alla base di molte leggende e tradizioni della Massoneria, che usa la costruzione del Tempio come metafora per l’educazione morale. Esso fu costruito da abili artigiani.
Secondo la tradizione, i preparativi durarono tre anni; e infine la costruzione ebbe inizio, con gli esperti Fenici come direttori dei lavori e costruttori, nel corso del 4º anno del regno di Salomone.
La descrizione della costruzione del tempio la troviamo scritta nel libro (Re I 6:1).
Il fabbricato seguiva il modello Fenicio, il che rende la cronaca biblica storicamente importante per la conoscenza della configurazione dei templi Fenici, e viceversa.
Davide lasciò a Salomone oro e argento in abbondanza, destinati alla costruzione del Tempio. Il racconto biblico parla di 100.000 talenti (3.000 tonnellate) d’oro (più della produzione annuale odierna) e 1.000.000 talenti (30.000 tonnellate) d’argento.
La Bibbia narra che molte migliaia di manovali ed esperti artigiani vennero impiegati nell’opera. Alcuni erano non Ebrei (schiavi—sopravvissuti alle guerre di conquista in Canaan).
Questo fu lo scopo del lavoro forzato che il Re Salomone impose: doveva servire alla costruzione della Casa del Signore […] Tutti i superstiti degli Amorrei, Ittiti, Perizziti, Iviti, e Gebusei che non erano di discendenza Israelitica, i discendenti di coloro che erano rimasti nella terra e non erano stati distrutti, di questi Salomone fece schiavi […] Ma non fece schiavo nessun Israelita. (Re I 9:15-22a)
Enormi pietre preparate nelle cave sottostanti la città (Re I 5:17, 18) furono gradualmente piazzate sulle grandi mura, e sistemate una a ridosso dell’altra senza uso di malta, finché l’intera struttura fu completata. L’edificio era verosimilmente lungo 60 cubiti (27 metri), largo 20 (9 metri) e alto tra i 25 (testo greco) e i 30 (testo ebraico) cubiti (14 metri circa). Altre fonti parlano di un’altezza di 120 cubiti, 54 metri.
Infine, nell’undicesimo anno di regno, sette anni e mezzo dopo l’inizio, il Tempio fu completato. E rimase, vuoto, sulla cima del Monte Moriah per tredici anni. Non si conoscono le ragioni per questo ritardo; solo alla fine di questo periodo iniziarono le preparazioni per la consacrazione del Tempio. Dopo undici mesi, nel mese di Tishri dell’anno successivo al completamento, ebbe luogo la consacrazione, così che il Tempio fu consacrato nel corso delle festività dell’anno nuovo.
Secondo la tradizione biblica l’Arca dell’Alleanza (Aron HaBrit) venne condotta solennemente dalla tenda in cui Davide l’aveva posta (nota come “Tenda dell’Alleanza”) in un luogo appositamente creato all’interno del tempio, il suo Sancta Sanctorum o Santo dei Santi. Salomone sarebbe così salito in una piattaforma creata appositamente per lui e avrebbe alzato le mani al cielo ed il suo cuore a Dio (Re I 8; Cronache II 6, 7).
La festa della consacrazione, che durò sette giorni, seguita dalla festa dei tabernacoli, segnò una nuova era nella storia di Israele. All’ottavo giorno della festa dei tabernacoli, Salomone congedò le masse di persone lì radunate.
A causa dei profondi lavori fatti nel corso della ricostruzione del Secondo Tempio nei secoli successivi, non restano reperti del Primo Tempio (tuttavia, certi reperti di questo sono stati trovati nel materiale di risulta di un esteso lavoro di costruzione fatto sul Monte del Tempio dal Fondo Religioso Islamico (Waqf) nel 1999); quindi solo le descrizioni contenute nel Tanach e ipotesi ragionate basate sui resti di altri templi della regione possono fungere da sorgente di informazioni per la ricostruzione dell’aspetto. Non essendo gli scribi che redassero le cronache della costruzione degli architetti, i dati tecnici che restano sono scarsi
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