Sia benedetta fra le Donne Giaele, la moglie di Eber il Kenita, benedetta fra le Donne della tenda!-M.L. Campus
Ho sempre amato le donne della Bibbia, forse ad alcuni uomini non piace sentirselo dire, ma Dio può usarsi di donne consacrate a Lui per compiere imprese che gli uomini non sono stati chiamati a svolgere.
Una di queste è Giaele. Insieme a Debora ha scritto una parte di storia d’Israele in un tempo di disubbidienza e corruzione. Due donne con caratteristiche simili: forza e determinazione, ma con compiti differenti, che hanno portato la pace in Israele.
Debora accompagna un uomo nella battaglia; Giaele, uccide il nemico. Giaele è moglie di Eber il kenita. Sisara, il nemico, in fuga si rifugia nella sua tenda La donna gli esce incontro, gli parla in modo accattivante e lo invita a non temere . Sisara non replica, non chiede spiegazioni, ma subito entra e Giaele lo nasconde sotto la coperta. Alla richiesta di un po’ d’acqua, Giaele si mostra più che ospitale e gli offre il latte, facendolo bere dall’otre. La donna manifesta ancora una volta tutta la sua premura ricoprendo Sisara . Non appena Sisara cade nel sonno profondo Giaele lo uccide. La descrizione è sobria ma allo stesso tempo sottolinea come l’azione non fu frutto di un piano premeditato, ma effetto di un impulso repentino. Ciò è confermato dal fatto che ella non usa un’arma convenzionale (spada, lancia ecc.) ma un piolo della tenda che si trovava a portata di mano e un martello, probabilmente di legno, adoperato dai beduini per fissare la tenda a terra.
La trasformazione di Giaele da donna pacifica ed ospitale a donna risoluta, forte e coraggiosa è sottolineato dalle parole con cui si rivolge a Barak: senza preamboli e dolci allettamenti gli dice in modo franco e schietto: “Vieni e ti mostrerò l’uomo che cerchi”.
Ecco dunque, come una donna, che viveva rilegata in una tenda, nella completa solitudine, la Bibbia ci dice solo che fosse sposata, diventa uno strumento prezioso nelle mani di Dio. Forte, energica, coraggiosa, intraprendente, modello di fede e di disponibilità totale nelle mani di Dio, strumento della sua volontà di salvezza e del dono della terra al suo popolo.
Rappresenta un modello per noi.
Sorella, fratello, non importa dove ti trovi, se in completa solitudine, relegato in un angolino…vedi come Dio può usare le circostanze, le più impensabili per darti un’opportunità di successo.
Il nome di Giaele è scritto nella Bibbia, la sua opera non sarà dimenticata. Questo importa, forse gli uomini dimenticheranno quello che di buono tu hai fatto, ma Dio lo ricorderà per sempre. La Bibbia ci dice che, la tua e la mia opera, non sono vane nel Signore, e dovunque il Signore ti metterà, sarà quello il luogo in cui porterai frutto….d’altra parte il lavoro Dio te lo manda anche a casa. DTBG
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