GESU’ L’UNICA TUA SPERANZA! (1 Giov. 1:7)- Charles G. Finney
Charles G. Finney raccontò questa storia.
Stava guidando un risveglio a Detroit. Una sera mentre cominciavono ad entrare in chiesa, un uomo venne da lui e gli domandò:
– Sei il Dottor Finney? –
– Si –
– Mi domando se mi farai un favore. Quando questa sera avrai terminato, vuoi venire a casa con me e parlarmi della mia anima?-
– Con piacere.-
Finney entrò, e alcuni degli uomini presenti lo fermarono:
– Fratello Finney, che cosa voleva quell’uomo?-
– Voleva che andassi a casa con lui –
– Tu non lo conosci ha una brutta fama… –
– Mi dispiace, ma gliel’ho promesso, e devo andare con lui. –
Quando la riunione finì, Finney uscì dalla porta. L’uomo lo stava aspettando, lo prese per il braccio e disse:
– Vieni con me . –
Camminarono tre o quattro isolati, voltarono in una strada laterale, scesero un vicolo e alla seconda casa l’uomo si fermò:
– Rimani qua un minuto, Fratello Finney. –
Mise la mano in tasca, tirò fuori una chiave e aprì la porta; si voltò verso il predicatore e disse: – Entra –
Finney entrò nella la stanza. C’era un tappeto sul pavimento, un caminetto, una scrivania, una sedia girevole, due poltrone e nient’altro. C’era una specie di sottile tabellone divisorio tutt’intorno alla stanza eccetto dove c’era il caminetto.
Finney si voltò indietro. L’uomo aveva chiuso la porta, mise la mano nella tasca posteriore, ne tirò fuori una rivoltella e la teneva in mano.
– Non intendo farti alcun male -, disse: -voglio solo farti alcune domande.
Intendevi dire quello che hai detto nel tuo sermone ieri sera, cioè che il Sangue di Gesù Cristo ci purifica da ogni peccato? –
– Sì, Dio dice questo. –
– Fratello Finney, la vedi questa rivoltella? Ha ucciso quattro persone. È la mia.
Due di loro sono state uccise da me e due dal mio barista in una rissa nel mio saloon.
C’è speranza anche per un uomo come me? –
Finney rispose:
– Il Sangue di Gesù Cristo ci purifica da ogni peccato. –
– Fratello Finney, un’altra domanda. Nel retro di questo divisorio c’è un saloon. È di mia proprietà sia il saloon che tutto quello che c’è dentro. Vendiamo ogni tipo di liquore a chiunque venga dentro.
Molte volte ho preso l’ultimo centesimo dalla tasca di un uomo, facendo patire la fame a sua moglie e ai suoi figli.
Molte volte delle donne hanno portato qua i loro neonati e mi hanno supplicato di non vendere più nessuna bevanda alcolica ai loro mariti, ma le ho cacciate fuori ed ho continuato con la vendita del whisky.
C’è speranza anche per un uomo come me?
Finney disse:
– Dio dice: “Il Sangue di Gesù Cristo, Suo Figliuolo, ci purifica da ogni peccato”-
– Un’altra domanda, Fratello Finney. Nel retro di quest’altro divisorio c’è una casa da gioco d’azzardo, ed è disonesta come Satana.
– Non c’è una ruota decente in tutto il posto. È tutto truccato e disonesto. Un uomo lascia il saloon con dei soldi rimastigli in tasca, e noi lì glieli portiamo via.
Degli uomini sono usciti da quel posto di gioco d’azzardo per commettere suicidio quando i loro soldi, e forse i soldi datigli in custodia, erano tutti finiti.
C’è qualche speranza per un uomo come me? –
– Dio dice: “Il Sangue di Gesù Cristo, Suo Figliuolo, ci purifica da ogni peccato”-
– Un’altra domanda ancora e dopo ti lascerò andare. Quando uscirai fuori da questo vicolo, voltati a destra verso la strada, guarda dall’altra parte della strada, e là vedrai una casa di pietre marrone di due piani – è la mia casa. È di mia proprietà.
Là ci sono mia moglie e mia figlia di undici anni di nome Margaret. Tredici anni fa andai a New York per affari. Incontrai una bella ragazza. Le mentii. Le dissi che ero un agente di borsa, ed ella mi sposò. La portai qua, e quando scoprì i miei affari, questo le spezzò il cuore.
Ho reso la sua vita un inferno sulla terra. Sono tornato a casa ubriaco, l’ho picchiata, ho abusato di lei, l’ho chiusa fuori di casa, ho reso la sua vita più miserabile di quella di qualsiasi bestia selvaggia.
Un mese fa circa, una sera andai a casa ubriaco. Mia moglie in qualche maniera mi intralciò e cominciai a picchiarla. Mia figlia si gettò tra di noi. Schiaffeggiai quella ragazza, la sbattei contro una stufa rovente. Il suo braccio è bruciato dalla spalla al polso.
– Fratello Finney, c’è speranza per un uomo come me? –
Finney afferrò le spalle di quell’uomo, lo scosse e disse:
– O figliolo, che triste storia che hai da raccontare! Ma Dio dice: “Il Sangue di Gesù Cristo, Suo Figliuolo, ci purifica da ogni peccato” -.
L’uomo disse:
Grazie. Grazie tanto. Prega per me. Domani sera verrò in chiesa.
Finney andò a casa a fare le sue faccende. La mattina successiva, alle sette circa, l’uomo del saloon uscì fuori dal suo ufficio e cominciò ad attraversare la strada. La sua cravatta era di traverso, la sua faccia era coperta di polvere, coperta di sudore e macchiata dalle lacrime. Stava dondolando come se fosse ubriaco.
Ma torniamo a quella stanza. Uscito Finney, quell’uomo aveva preso la sedia girevole e aveva sfasciato lo specchio, il caminetto, la scrivania e le altre sedie. Aveva sfasciato il divisorio in ogni lato. Ogni bottiglia, ogni barile, ogni banco e ogni specchio in quel saloon fu frantumato e rotto. La segatura galleggiava alla caviglia in un terribile miscuglio di birra, gin, whisky e vino. Nella casa del gioco d’azzardo i tavoli furono frantumati, i dadi e le carte da gioco erano nel caminetto a bruciare.
Andò dall’altro lato della strada barcollando, salì sulle scale di casa sua, e si sedette pesantemente sulla sedia della sua stanza.
Sua moglie chiamò la figlia e le disse:
– Vai al piano di sopra a dire a papà che la colazione è pronta. –
La ragazza salì lentamente le scale. Mezza intimorita, stette in piedi sulla porta e disse:
– Papà, la mamma ha detto che la colazione è pronta; ha detto di scendere. –
– Maggie, tesoro, papà non vuole nessuna colazione. –
La ragazza non camminò, volò giù per le scale:
– Mamma, papà ha detto: “Maggie, tesoro” e egli non …-
– Maggie, tu non hai capito. Vai su di nuovo a dire a papà di scendere giù. –
Maggie salì di nuovo al piano di sopra seguita da sua madre. L’uomo alzò gli occhi appena sentì i passi della bambina, allargò le sue ginocchia e disse:
– Maggie, vieni qua. –
Timidamente, terrorizzata e tremante, andò da lui. Lui la alzò, la mise sulle sue ginocchia, strinse la sua faccia al petto della piccola e pianse. La moglie che stava in piedi alla porta, non sapeva cosa era successo. Dopo un po’ di tempo, egli la notò e disse:
– Moglie, vieni qua.-
La fece sedere sull’altro suo ginocchio, gettò le sue grosse braccia attorno a quelle due anime che amava, ma di cui aveva così spaventosamente abusato, abbassò la sua testa tra loro e pianse singhiozzando fino a che la stanza quasi tremò per l’impatto della sua emozione.
Dopo alcuni minuti, si controllò, guardò in faccia la moglie e la sua bambina e disse:
– Moglie, figlia, non avete più bisogno di avere paura di me. Dio, oggi, vi ha portato a casa un uomo nuovo, un nuovo padre. –
Quella stessa sera quell’uomo, sua moglie e la bambina camminarono lungo il corridoio della chiesa, diedero il loro cuore a Cristo e si unirono alla chiesa.
Una storia commovente, un uomo lucido nel suo fare il male, ma quando incontrò Dio la sua vita cambiò. Non esiste nessun peccato che Dio non possa perdonare a chi si vuole ravvedere davvero e con cuore sincero.
Finchè SE NE HA L’OPPORTUNITA’ MEGLIO RAVVEDERSI E CONVERTIRSI:”Ravvediti, dunque, e convertiti, affinchè i tuoi peccati siano cancellati.
(Atti 3:19)
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