UNA DANNOSA ABITUDINE David Wilkerson
Una volta predicai un sermone sul bisogno che abbiamo di mostrare amore a coloro che ci stanno vicino. Parlai di quanto sia peccaminoso cedere facilmente alle provocazioni e lo Spirito Santo mi fece comprendere che proprio quel peccato era nella mia vita. Ho imparato che quando lo Spirito Santo parla, vale la pena ascoltarlo. Mi pentii immediatamente e subito, dopo tanta preghiera e ricerca di Dio, capii di aver avuto la vittoria su quella mia debolezza.
Quella “vittoria” durò per circa quattro giorni quando una telefonata che ebbi con un caro amico accese improvvisamente in me rabbia ed indignazione. Mi infastidii così tanto che a stento riuscivo a restare focalizzato sul Signore e cominciai a dare la colpa al diavolo per essersi usato del mio amico per ferirmi. “Dio, il diavolo si sta usando di lui per provocarmi e farmi peccare”.
Dio non aveva intenzione di lasciarmi in quella situazione e mi parlò immediatamente, con voce sommessa: “David, stai dando spazio alla tua carne. Stai permettendo alle tue ferite passate ed alle delusioni di controllarti e ciò che stai facendo è dannoso”.
Questa cosa mi colpì perché la mia agitazione non era il risultato diretto di quella conversazione offensiva ma perché ero caduto in una vecchia cattiva abitudine che pensavo di aver superato, ossia, covare le cose dentro di me (leggere Efesini 4:26-27). Quando realizzai questa cosa, piansi davanti al Signore: “Imparerò mai? Mi hai dato questo messaggio ed io l’ho predicato ad una grande folla, ma io stesso non ho mai avuto la vittoria su questa area della mia vita”.
Mi sentii come un corridore che era caduto durante la gara e gridai: “Signore, voglio vincere la gara ed essere davvero come tu sei (leggere Romani 8:29). Dopo tutti questi anni di cammino con te, non riesco ancora ad arrivare a quel premio. Oh, Dio, voglio essere come Gesù!”
Ubbidisci alla voce fedele dello Spirito Santo e cerca la faccia del Signore. Resterai sorpreso dalla velocità con la quale ti riporterà alla vittoria.
Una volta predicai un sermone sul bisogno che abbiamo di mostrare amore a coloro che ci stanno vicino. Parlai di quanto sia peccaminoso cedere facilmente alle provocazioni e lo Spirito Santo mi fece comprendere che proprio quel peccato era nella mia vita. Ho imparato che quando lo Spirito Santo parla, vale la pena ascoltarlo. Mi pentii immediatamente e subito, dopo tanta preghiera e ricerca di Dio, capii di aver avuto la vittoria su quella mia debolezza.
Quella “vittoria” durò per circa quattro giorni quando una telefonata che ebbi con un caro amico accese improvvisamente in me rabbia ed indignazione. Mi infastidii così tanto che a stento riuscivo a restare focalizzato sul Signore e cominciai a dare la colpa al diavolo per essersi usato del mio amico per ferirmi. “Dio, il diavolo si sta usando di lui per provocarmi e farmi peccare”.
Dio non aveva intenzione di lasciarmi in quella situazione e mi parlò immediatamente, con voce sommessa: “David, stai dando spazio alla tua carne. Stai permettendo alle tue ferite passate ed alle delusioni di controllarti e ciò che stai facendo è dannoso”.
Questa cosa mi colpì perché la mia agitazione non era il risultato diretto di quella conversazione offensiva ma perché ero caduto in una vecchia cattiva abitudine che pensavo di aver superato, ossia, covare le cose dentro di me (leggere Efesini 4:26-27). Quando realizzai questa cosa, piansi davanti al Signore: “Imparerò mai? Mi hai dato questo messaggio ed io l’ho predicato ad una grande folla, ma io stesso non ho mai avuto la vittoria su questa area della mia vita”.
Mi sentii come un corridore che era caduto durante la gara e gridai: “Signore, voglio vincere la gara ed essere davvero come tu sei (leggere Romani 8:29). Dopo tutti questi anni di cammino con te, non riesco ancora ad arrivare a quel premio. Oh, Dio, voglio essere come Gesù!”
Ubbidisci alla voce fedele dello Spirito Santo e cerca la faccia del Signore. Resterai sorpreso dalla velocità con la quale ti riporterà alla vittoria.
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