Dio mi ha ascoltato e si è fatto conoscere

 

Mi chiamo Francesca e ho 22 anni, sono cresciuta in una famiglia cattolica non praticante, ed ho sempre creduto in Dio, senza mai mettere in dubbio la Sua esistenza. All’età di 13 anni, si scatenò in me una grande paura della morte, a causa di un problema di salute di mia nonna. Fu allora che cominciò la mia ricerca di Dio. Questa paura mi terrorizzava e ciò mi portò a pregare ogni sera, recitando un gran numero di preghiere, ma questo non mi bastava: c’era in me un grande desiderio di conoscere Dio, di comprendere chi fosse Gesù e soprattutto non volevo andare all’inferno. Così ricordo che una sera dissi: “Signore, se io muoio, voglio venire con Te”.

Dio ascoltò quella semplice preghiera e cominciò a muovere ogni cosa per farsi conoscere. In quei giorni cominciai a soffrire di attacchi di panico e a non mangiare e bere più per la paura di morire soffocata. In poco tempo la mia vita era diventata come paralizzata, non riuscivo più a fare nulla, il pensiero della morte era diventato un’ossessione. Passai un lungo periodo in ospedale, sotto cura di psicofarmaci e a poco a poco ripresi a mangiare e bere. Ritornata a casa cercai di ricominciare da capo, mi sforzavo di tenere occupata la mia mente uscendo, circondandomi di “amici”, andando a ballare, ma cresceva dentro me un profondo senso di vuoto. Tutto ciò che facevo non mi soddisfaceva, ero sempre triste, discutevo con chiunque, e non mi sentivo amata neppure dai miei genitori, nonostante facessero di tutto per rendermi felice. Cominciai a riflettere su come potevo conoscere Dio, fino a quando compresi che l’unico mezzo a mia disposizione era la Bibbia. Così iniziai a leggerla ogni giorno e, più la leggevo, più mi rendevo conto di tante cose che non andavano nella mia vita, ma sorpattutto cominciai a capire chi era Gesù. Nel 2008 iniziai la prima superiore; una mia compagna era figlia di un pastore evangelico, e da poco aveva conosciuto personalmente il Signore. Così cominciai a farle tante domande e vedevo che tutto ciò che lei mi rispondeva, corrispondeva a ciò che avevo letto nella Bibbia.

Io mi definivo semplicemente cristiana, perché credevo a ciò che era scritto. Lei mi invitò a leggere la Bibbia in una maniera nuova, cioè pregando e chiedendo direttamente a Dio. Il Signore cominciò a rispondere alle mie domande, fino a quando un giorno nella mia cameretta mi resi conto che il peso, la paura che sentivo nel mio cuore erano dovuti al mio peccato. Cominciai a piangere, chiesi perdono a Dio, e per la prima volta mi resi conto veramente di che cosa volesse significare la morte di Gesù per i miei peccati; Lui, nonostante tutto ciò che ero, aveva sofferto al posto mio. C’erano peccati che solo io e Lui conoscevamo, in quel momento mi sentii veramente in colpa, sporca davanti a Lui e il Signore in un istante mi liberò da quel peso, mise una gran pace dentro di me e tolse la paura della morte.

Da quel momento in poi gli attacchi di panico scomparvero perché in me c’era la certezza che quella preghiera che continuavo a fare da due anni era stata esaudita. Ora sapevo che sarei sempre stata con Dio, così decisi di sospendere anche gli psicofarmaci. Finalmente mi sentii amata, perdonata, il tormento che mi affliggeva era stato trasformato in gioia. Quella pace, quella gioia, quella certezza della presenza, dell’ascolto e dell’esaudimento di Dio è tutt’ora presente in me. Da quel momento ho cominciato a vivere la mia vita con Dio, Lui ha trasformato quegli aspetti del mio carattere che non erano secondo la Sua volontà,  mi ha reso una persona nuova, con desideri, sentimenti e pensieri buoni, ha messo in me obiettivi nuovi. Prima non avevo uno scopo nella mia vita, ma oggi sono consapevole che Dio mi ha creato con uno scopo, quello di amarLo, di far conoscere ad altri l’amore che ha per ogni uomo, e infine stare insieme a Lui per l’eternità. Oggi mi trovo a frequentare il secondo anno dell’Istituto Biblico Italiano, dove ho l’opportunità di conoscere meglio Dio e la Sua Parola.

Questa esperienza sta segnando la mia vita profondamente, ogni giorno il Signore parla al mio cuore e continua a modellarmi, facendomi conoscere sempre di più la Sua volontà per la mia vita. Non c’è gioia più grande per me di vivere per Lui e spendere il mio tempo al Suo servizio.

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