TESTA O CUORE?

Capita spesso di trovarci di fronte al bivio di una decisione importante. In tali casi, l’interrogativo cruciale di ogni credente è: quale sarà la volontà di Dio nella circostanza che sto vivendo? La risposta, il più delle volte, si trova tra il cuore e la testa, in un punto variabile tra i due estremi, più vicina ora all’uno e ora all’altra.

La mente è in grado di elaborare risposte, anche complesse, che ci rendono inclini a soluzioni fondate sulla ragionevolezza o sull’esperienza propria o di altri.

Le ragioni del cuore sono un’altra cosa. Il cuore ha occhi per vedere cose che la ragione, non giustificandole, non scorge neppure da lontano. Il cuore è indomito: vuol portarti lì dove non andresti mai con la volontà.

Sansone è l’esempio eclatante di come spesso le ragioni del cuore possono mettere a tacere la saggezza e compromettere il futuro. La Bibbia, infatti, afferma che il cuore dell’uomo è “ingannevole più di ogni altra cosa”.
Salomone, con i suoi errori, dimostra che la sapienza, da sola, non genera la felicità che il cuore, seppur in modo effimero, sa donare.

Allora… testa o cuore? Una scelta equilibrata, come sempre, è quella migliore. Anche nel campo della fede. La Bibbia ci invita a discernere, a investigare, a mettere a confronto, a esaminare ogni cosa e a scegliere il bene. È una prassi valida in ogni sfera dell’esistenza umana: materiale, sentimentale e spirituale. Anche Gesù imparò dall’esperienza, illuminata dall’amore per tutti gli uomini, temperata dalla sofferenza, a fare le scelte che il Padre gradiva. Prendi il suo esempio.

“Non comportatevi come persone senza intelligenza, ma cercate invece di capire che cosa vuole Dio da voi”
(Efesini 5:17 – TILC)

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