L’ESAME DELLA FEDELTÀ

“Ora, a un servo si richiede di essere fedele al suo padrone” (1Corinzi 4:2 – BITA)

Pastori e leader in testa, e a seguire tutti i credenti, dovranno presentarsi, un giorno, davanti a Dio. Lo scopo sarà quello di sostenere un esame importante per la cui preparazione avranno speso l’intera vita: l’esame della fedeltà. I criteri di valutazione sono contenuti in una “griglia” che contiene sette punti, tanti quanti sono gli aspetti della nostra vita che dovranno essere passati al setaccio. Complessivamente, il giudizio espresso darà l’esatta valutazione del grado di fedeltà di ciascuno. I leader, in particolare, dovrano prestare attenzione a sviluppare le aree della propria vita interessate a questo impegnativo esame. Guardiamole.

1. Ti ispiri ai giusti valori?
Una persona fedele sa cosa è importante, nella vita, e cosa non lo è. Una persona fedele sa investire in modo appropriato il proprio tempo. Una persona fedele è pronta a rendere conto del proprio operato. Una persona fedele sa distinguere le cose nobili da quelle triviali. “L’uomo fedele sarà colmato di benedizioni, ma chi ha fretta di arricchire non rimarrà impunito.” (Proverbi 28:20)
Questo verso della Bibbia contrappone la fedeltà al desiderio di arricchirsi frettolosamente. Non si riferisce soltanto al denaro. È necessario prendere coscienza del fatto che non si può vivere soltanto per accumulare ricchezze o scalare il successo. Dobbiamo avere il coraggio di vivere come i pesci che nuotano controcorrente, in un mondo fondamentalmente materialista. La fedeltà è provata dal nostro rifiuto di accondiscendere ad una filosofia di vita che pone il denaro al primo posto. La fedeltà è spesso dimostrata dalla scelta di uno stile di vita semplice, per consentire un maggior impegno al servizio di Dio e del prossimo .

2. Hai interesse per gli altri?
Dio giudica la nostra fedeltà dal rapporto che abbiamo con le altre persone. Abbiamo a cuore le relazioni con gli altri o coltiviamo il “piccolo orto” dei nostri interessi? “…con grande umiltà, stimate gli altri migliori di voi” (Filippesi 2:3) La fedeltà nuota controcorrente rispetto al pensiero contemporaneo che afferma “C’è qualcosa che mi può essere utile? Quali sono i miei bisogni, le mie ambizioni, i miei desideri, i miei obiettivi, le mie ferite, i miei valori, il mio profitto, il vantaggio che posso ricavarne?” Ma Dio afferma che la fedeltà è provata da come ci rapportiamo con il nostro prossimo, donando la nostra vita a beneficio degli altri piuttosto che concentrarci egoisticamente su noi stessi.

3. Vivi con integrità tra i non credenti?
In altre parole, un segno di fedeltà è la testimonianza resa ai non credenti. La Bibbia insegna che il pastore deve essere irreprensibile, nella comunità, e godere di buona reputazione presso i non credenti. Quando Dio valuterà la tua fedeltà, non darà valore alle tue capacità di comunicare, ma esaminerà il tuo comportamento in presenza dei non credenti. “Non comportatevi da persone sciocche, ma da persone sagge” (Efesini 5:15)

4. Mantieni le promesse?
Quando Dio valuterà la tua fedeltà, prenderà in considerazione tutte le promesse fatte. “È pericoloso fare a Dio promesse frettolose e pentirsi dopo averle fatte” (Proverbi 20:25)
È più facile contrarre un debito – che equivale a una promessa di pagamento – che saldarlo. È più facile stabilire un rapporto che romperlo. È più facile riempire un programma che esaurirlo. La Bibbia afferma che la fedeltà ha a che fare con la coerenza: se prometti… mantieni la promessa. La prima causa di risentimento è imputabile a promesse non mantenute.

5. Stai coltivando i doni che Dio ti ha dato?
Nella Bibbia viene posta molta enfasi sull’uso delle abilità e dei talenti che Dio dona. Infatti, Dio ha fatto un investimento su di te e si aspetta un ricavo: “Dio ha dato ad ognuno di voi particolari capacità: fate in modo di servirvene per aiutarvi a vicenda, mettendo così al servizio degli altri i doni che avete ricevuto da Dio.” (1Pietro 4:10 – BITA) In altre parole, se non utilizzi il dono spirituale che hai ricevuto, stai “derubando” altri di cose che Dio vuol dare loro attraverso di te. La fedeltà si basa su ciò che facciamo in relazione a quello che abbiamo.

6. Metti in pratica la volontà di Dio?
“Io poi sceglierò un sacerdote che mi sarà fedele e agirà secondo la mia volontà” (1Samuele 2:35) Dio definisce la fedeltà come l’impegno a praticare le sue leggi, e a realizzare i suoi propositi per noi. Possiamo essere leader qualificati e comunicatori talentuosi, ma la disubbidienza ci squalifica dall’essere giudicati fedeli, in base ai parametri stabiliti da Dio stesso. È un concetto semplice ma essenziale.

7. Condividi ciò che impari?
La Bibbia parla molto del processo di moltiplicazione attraverso la condivisione. Consiste nell’affidare ciò che si è appreso a uomini fedeli i quali, a loro volta, lo condivideranno con altri, e così via. Nessuno di noi sarebbe qui, oggi, se fossero esistiti uomini e donne fedeli negli ultimi 2000 anni della Chiesa. Oggi possiamo guidare altri – persone e chiese – perché alcuni uomini e donne fedeli hanno investito il loro tempo per compilare le Scritture, altri si sono impegnati a conservarle con cura e altri a tradurle fedelmente. Siamo qui grazie alla testimonianza di persone fedeli. Se Dio ti insegna una verità spirituale è tuo dovere trasmetterla ad altri.

Come potrò superare l’esame della fedeltà?
“Lo Spirito invece produce… fedeltà” (Galati 5:22) È uno dei nove frutti elencati dall’apostolo Paolo. Quando lo Spirito Santo riempie la mia vita, produce, naturalmente, il frutto della fedeltà. Come fai a sapere quando sei pieno di Spirito ? Qual è il test? È un’esperienza emotiva? Non necessariamente. Si può avere un’esperienza emotiva e non essere riempiti con lo Spirito. Qual è il test? Il frutto è la prova. Come faccio a dimostrare che sono ripieno di Spirito? Lo dimostro quando sono fedele alle responsabilità che Dio mi ha affidato! (adattato da R. W.)

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