LA FERMEZZA
Come cristiani dobbiamo imparare dalle sofferenze, che incontriamo nella nostra vita terrena, ad essere pazienti in tutto e per tutto quello che potrà accaderci. L’avversario dell’anima nostra è come un instancabile leone ruggente, sempre attorno ai fedeli a Cristo, che approfitterà di ogni attimo di debolezza per impadronirsene. I versetti di oggi ci mostrano come Giobbe, nonostante fosse nel dolore e nelle sofferenze non peccò. Egli soffriva moralmente e fisicamente, ma continuava a cercare Dio. Dalla proverbiale pazienza di Giobbe e dalla benedizione ricevuta alla fine della prova subita possiamo imparare molte cose, estremamente importanti per il cammino del cristiano. Simbolicamente stiamo attraversando un deserto senza fonti d’acqua e se la debolezza sta per avere il sopravvento, ricordiamoci delle sofferenze di Giobbe e che la pazienza prima o poi verrà premiata. La sua riverenza verso Dio fu la stessa sia nella ricchezza che nella povertà, sia nella salute che nell’infermità. Anche noi nelle gioie e nei dolori, temiamo sempre Dio, confidiamoci in Lui, e siamo fiduciosi che Egli non ci abbandonerà mai!
Lascia un commento