Celebrate l’Eterno!…Colui che si ricordò di noi nel nostro abbassamento, perché la sua benignità dura in eterno. (Salmi 136:23)

 

Se l’uomo attinge motivi di fierezza dalle scoperte che il suo genio gli consente di fare, l’autore del Salmo 136, pieno di umiltà, si volge verso Dio, il “Signore dei signori” la cui “benignità dura in eterno”.

L’uomo è incapace di creare, partendo dal nulla, neppure un granello di polvere.

Ma Dio “ha fatto i cieli”, ha “disteso la terra sulle acque”, ha creato i “grandi luminari”, il sole, la luna e le stelle.

E Dio sostiene questa meravigliosa creazione, che proclama la sua sapienza infinita, con la parola della sua potenza, affinché non vi si sviluppino i disordini più disastrosi.

Ma Dio non è solo l’Iddio creatore, è anche l’Iddio Salvatore.

Redentore d’Israele, suo popolo terrestre, lo liberò dalla schiavitù del Faraone: la notte di Pasqua, lo risparmiò dal giudizio che stava cadendo sul paese d’Egitto.

Più tardi Egli divise in due il mar Rosso e fece passare all’asciutto il suo popolo riscattato. Lo condusse, nutrì, protesse durante quarant’anni attraverso il deserto e gli diede un paese in eredità.

Ma Dio ha fatto ancora di più.

“Si è ricordato di noi” e ci ha dato un Salvatore, Gesù, che ha colpito al nostro posto.

Se una sola parola della sua potenza è bastata al Dio creatore per chiamare i mondi all’esistenza, è stata invece necessaria tutta l’opera del Calvario per dare all’uomo la vita eterna.

Questa è la più grande meraviglia che la storia degli uomini abbia mai registrata.

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