GRIDA A DIO! “NELLA MIA ANGOSCIA INVOCAI IL SIGNORE”. Salmo 18:6

Ci sono momenti nella vita in cui la 
cosa migliore da fare è gridare a Dio 
dal più profondo del tuo essere. Non 
preoccuparti di sembrare senza dignità 
o di apparire senza fede agli occhi delle 
persone. Il salmista dice: “Nella mia 
angoscia invocai il Signore… [ed] Egli 
udì la mia voce”. Ogni genitore conosce 
quel grido. È diverso: non uno sbalzo 
d’umore o un piagnucolio per richiedere 
attenzione; è un grido d’angoscia. E 
anche se giunge nel cuore della notte, in 
men che non si dica scatterai in piedi e 
sarai al fianco di tuo figlio per cambiarlo, 
nutrirlo o consolarlo. È così che fa Dio. 
Quando sei così giù che basta allungare 
il braccio per toccare il fondo, grida a Dio! 
Davide disse: “Egli tese dall’alto la mano 
e …mi trasse fuori dalle grandi acque. Mi 
liberò… Essi mi erano piombati addosso 
nel dì della mia calamità, ma il Signore fu il 
mio sostegno. Egli mi trasse fuori al largo, 
mi liberò, perché mi gradisce (vv. 16-19). 
Davide scoprì che Dio era la sua “rocca” 
(v.2). Ai tempi della Bibbia, la rocca era 
un luogo sicuro che il nemico non poteva 
espugnare. Proverbi 18:10 dice: “Il nome 
del Signore è una forte torre; il giusto 
vi corre, e trova un alto rifugio”. Essa 
rappresenta il luogo sicuro in cui Dio ti 
solleva al di sopra delle minacce e delle 
circostanze esterne. È dove riacquisti 
la tua prospettiva, un luogo dove puoi 
guardare avanti e sapere che questa 
prova presto finirà. Forza, grida al Signore 
ed Egli ti risponderà.

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