SERVITO O SERVITORE?

Il mondo ammira la ricchezza, il potere, il
talento e la notorietà. E spesso considera
oneroso mettersi al servizio. Gesù aveva un 
metro di misura diverso quando chiese ai
suoi discepoli: “Chi è più grande, colui che
siede a tavola o colui che serve?” Diede
poi lui stesso la risposta: “Io sono in mezzo
a voi come colui che serve”. Paolo disse
che Gesù “svuotò sé stesso, prendendo la
forma di servo” (Filippesi 2:7). Per essere un
servitore, devi innanzitutto essere svuotato
dall’egocentrismo e ciò esige morire a sé
stessi. Siamo Cristiani e ci piace definirci
dei servitori, ma come reagiamo quando
ci trattano come tali? Nel Cenacolo, i
discepoli cercarono i posti migliori; Gesù
invece quello per servire! Mentre loro
aspettavano di essere serviti, Gesù prese
una bacinella d’acqua e lavò i loro piedi
callosi e sporchi. Pensa come si saranno
sentiti! Il mondo valuta la tua importanza
dal numero di persone che ti servono; Dio
guarda quante persone tu servi. Egli rende
onore a chi serve generosamente, senza
lamentarsi né cercare riconoscimenti.
Richiede più carattere servire che essere
serviti. La domanda è dunque questa: sei
più spesso un “servito” o un “servitore”? Se
ti accorgi di stare troppo seduto per essere
servito, è tempo che tu chieda a Dio uno
spirito altruista e un cuore da servitore.
Inizia a cercare le occasioni di servizio,
ovunque Dio ti conduca. Perché? Perché
Gesù ha vissuto per servire e “il servo non
è più grande del suo Signore” (Giovanni
15:20). Questa è la parola per te oggi!

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